Su vari media italiani sono apparsi gli stessi dettagli sui festeggiamenti per il Brexit Day dello scorso 31 gennaio:
Trovo curioso che venga spiegato cos’è Downing Street, informazione nota credo a chiunque abbia studiato inglese e/o segua la politica estera, ma non cos’è lo Yorkshire pudding.
Forse però non tutti i lettori sanno che non è un dolce, confusi dall’accezione più nota? In italiano infatti l’anglicismo pudding indica quasi esclusivamente un tipo di budino cotto a bagnomaria, un significato più ristretto che in inglese.
Pudding in inglese
In inglese la parola pudding ha varie accezioni: è usata come sinonimo di dessert per indicare genericamente il dolce inteso come portata alla fine del pasto (“what’s for pudding?”) e dà il nome a varie preparazioni dolci (ad es. rice pudding e Christmas pudding).
Pudding può indicare anche particolari preparazioni salate come il black pudding, una specie di sanguinaccio, e il white pudding, un salsicciotto di carne di maiale, grasso, pane e avena. È l’accezione originaria della parola, probabilmente dal francese antico boudin (sanguinaccio), a sua volta dal latino botellus (salsiccia, budello).
Anche lo Yorkshire pudding /jɔːʳkʃəʳ pʊdɪŋ/ è una preparazione salata, fatta con una pastella a base di farina, uova e latte, cotta al forno in stampini e servita come contorno all’arrosto di manzo (roast beef) con il gravy, una salsa scura che andrebbe fatta con il fondo di cottura della carne.
Foto e trascrizione fonetica: Collins Dictionary
Riferimenti culturali
Chi ha tradotto i dettagli sui festeggiamenti di Boris Johnson avrebbe dovuto riconoscere i riferimenti culturali e riflettere sulle conoscenze enciclopediche del lettore italiano per decidere come riportarli: superflua la nota su Downing Street, potenzialmente ambiguo il riferimento allo Yorkshire pudding.
Avrebbe quindi potuto scegliere tra diversi tipi di adattamento:
➝ riformulare la frase in modo da chiarire che lo Yorkshire pudding si mangia assieme all’arrosto (ad es. roast beef con il suo contorno più tipico, lo Yorkshire pudding);
➝ aggiungere una breve spiegazione;
➝ eliminare il riferimento (qui non è un dettaglio fondamentale).
In altri contesti si possono usare anche altri approcci: in Traduzione enogastronomica un esempio particolare di sostituzione di un riferimento proprio allo Yorkshire pudding.
Vedi anche: Downing Street e altra metonimia topografica, con la differenza tra il numero 10 e il numero 11.
Nella notizia iniziale si nota anche l’uso improprio, ma ormai molto diffuso in italiano, di inglesi per cittadini britannici.
Metafora equivalente in inglese e in italiano invece in questa vignetta di Peter Brookes:
out of the frying pan into the fire ➝ dalla padella alla brace.
Ionti:
Lo spumante inglese esiste davvero?
O è un modo di dire, tipo “Saudi champagne”, che era un cocktail di frutta e succo di mela…
John Dunn:
No! No! No! No! No! Lo Yorkshire pudding non è un contorno e mangiarlo assieme all’arrosto è una profanazione. Come sa ognuno chi ha avuto la buona fortuna di nascere e crescere nella God’s Own County, lo Yorkshire pudding si mangia prima dell’arrosto, come un tipo di primo piatto.
Qui si tratta di una logica un po’ particolare (e, per alcuni, tipicamente yorkshiriana). All’inizio del pranzo, secondo la tradizione, i bambini venivano ‘incoraggiati’ con la ‘promessa’: Them ‘at eyts mooast puddin’ gets mooast meyt [Those who eat most pudding get most meat].
@Ionti: Sarà strano, ma lo spumante inglese esiste davvero; è una conseguenza dei cambiamenti climatici. Ma non l’ho mai provato e non posso dire niente sulla qualità.
Licia:
Grazie John, informazioni preziose come sempre. Mi sa però che andrebbero fustigati anche molti britannici DOC! 😉
Emi:
@John qui nel sud dell’Inghilterra, Londra inclusa, lo servono sempre come contorno – o meglio sotto – l’arrosto!
John Dunn:
Ahimè, ma fuori dello Yorkshire è sempre così. Però lo Yorkshire pudding servito come contorno sta allo Yorkshire pudding vero come il ‘parmesan’ al parmigiano reggiano.