Nuove tendenze del beauty

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Questa pubblicità, vista in una grande stazione ferroviaria, è sponsorizzata da cinque marchi di abbigliamento e uno di cosmetica, accomunati e identificati come il beauty.

In questo contesto non mi è chiaro che significato particolare venga attribuito alla parola beauty e per quali aspetti si differenzi da moda. È anche la prima volta che noto la parola beauty in una pubblicità generica, non mirata a un segmento specifico.

Ho però una certezza: beauty è uno pseudoanglicismo, una parola usata con un significato inesistente in inglese.

Beauty – accezione recente

In inglese il sostantivo beauty identifica la bellezza in senso astratto (l’insieme di qualità che rende qualcuno o qualcosa esteticamente molto piacevole) e ha alcune altre accezioni più specifiche, ma non descrive un settore commerciale o tutto ciò che ha a che fare con l’aspetto e l’estetica come invece in italiano.

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È un uso improprio che deriva da un’interpretazione errata di locuzioni inglesi come beauty industry, beauty sector, beauty segment, beauty product, beauty treatment, beauty culture, beauty store ecc.

In tutti questi esempi la parola beauty è usata esclusivamente in funzione attributiva, quindi si comporta come un aggettivo che appare sempre anteposto a un sostantivo, mai da solo, con significati paragonabili a cosmetico, estetico, di bellezza.

Beauty – accezione comune

I dizionari di italiano non registrano ancora l’accezione di beauty appena descritta, che è abbastanza recente.

È più nota invece un’altra accezione del sostantivo beauty, usato in italiano per descrivere vari tipi di contenitore, borsa o astuccio per i prodotti di bellezza e/o per l’igiene personale. È una parola entrata nel lessico comune nel secolo scorso come forma abbreviata di beauty case, un altro pseudoanglicismo che in questo caso però ci arriva dal francese (come footing, ticket, slip e altri pseudoprestiti).

In inglese l’accessorio ha nomi completamente diversi. Se indica il contenitore per cosmetici a forma di valigetta, con specchio, si chiama vanity case; se non è rigido è cosmetic bag, makeup bag o anche vanity bag. Se è da viaggio e contiene principalmente prodotti da toilette si chiama invece toilet kit o toilet bag.


Vedi anche:
►  un look ancora più fashion 
►  Bomber e altri (pseudo)anglicismi


2 commenti su “Nuove tendenze del beauty

  1. John Dunn:

    Una piccola domanda: perché non è la beauty (bellezza), ma il beauty (=??)?

I commenti sono chiusi.