Per festeggiare i 100 anni dell’International Astronomical Association, l’organizzazione che assegna i nomi ai corpi celesti, è stato indetto il concorso internazionale Name ExoWorld. Consentirà al pubblico di 80 paesi, tra cui l’Italia, di dare un nome descrittivo ad altrettanti pianeti extrasolari (esopianeti) e alle stelle attorno a cui orbitano. I nuovi nomi verranno aggiunti alle denominazioni scientifiche alfanumeriche già assegnate.
Le regole per scegliere i nomi
Mi piace molto l’idea e sono sicura che gli appassionati di astronomia apprezzino molto. Il sito dell’Istituto Nazionale di Astrofisica fornisce tutte le informazioni necessarie in italiano, tra cui il regolamento che chiarisce dettagliatamente quali nomi sono consentiti e quali invece non sono ammessi.
Per me il concorso ha anche un altro aspetto interessante: permette di osservare alcune peculiarità dei progetti che richiedono contributi linguistici in crowdsourcing o da una community.
È in evidenza la necessità di stabilire regole specifiche per evitare proposte non valide (sarebbero una perdita di tempo sia per chi partecipa che per chi valuta le proposte), anche se c’è sempre il rischio che troppi dettagli e restrizioni scoraggino la partecipazione.
Alcuni requisiti del concorso sono facilmente immaginabili: non possono essere proposti nomi commerciali e di persone viventi e neppure nomi con connotazioni o associazioni politiche, militari o religiose. Non possono inoltre essere proposti nomi già usati per altri corpi celesti (o simili a nomi già esistenti). Meno scontato il divieto di usare nomi di animali e nomi inventati.
Sono ovviamente vietati anche i nomi offensivi, ma non è specificato se è una regola che vale solo per la propria lingua o se andrebbe fatta qualche verifica incrociata perlomeno per le principali altre lingue: non mancano infatti le parole innocue in una lingua che sono disdicevoli in un’altra (indimenticabile l’esempio di Inkulator!).
Pronunciabilità dei nomi
La richiesta che i nomi debbano essere pronunciabili “in qualche lingua” è in apparenza banale ma in realtà potrebbe richiedere valutazioni complesse se i nomi dovessero essere accettabili globalmente.
Ad esempio, i sistemi fonetici possono variare molto da una lingua all’altra e un suono normale in una lingua potrebbe risultare del tutto ostico in un’altra. Andrebbero quindi privilegiate parole con fonemi diffusi globalmente, come /k/ e /m/ che sono usati dal 90% delle lingue del mondo.
(nella tabella, da I fonemi dell’italiano sono comuni?, la diffusione delle consonanti dell’italiano nelle altre lingue)
Andrebbero considerate anche le diverse convenzioni ortografiche che possono portare a pronunce non previste. Il digramma ch, ad esempio, è /k/ in italiano ma potrebbe essere letto /ʃ/ in francese, /ʧ/ in spagnolo e in inglese e /x/, /ç/ o /χ/ in altre lingue germaniche. Altri esempi in Expo 2015: Foody & friends.
Si tratta però di valutazioni che richiedono competenze linguistiche specifiche che non ci si può aspettare da chi partecipa a un concorso per divertimento. La selezione andrà quindi fatta dalla commissione esaminatrice.
Aggiornamento 2020: in Italia i nomi vincitori sono la coppia Flegetonte e Lete, come i fiumi infernali, assegnati alla stella HD 102195 e al suo esopianeta. I nomi vincitori del concorso negli altri paesi si possono consultare in 2019 Approved Names.
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Vedi anche: Globalizzazione e pronuncia di nomi di prodotti
Altre considerazioni sui contributi linguistici in crowdsourcing in Mascotte Expo 2015 e nomi internazionali e in Alternative a blog, chat, newsletter, spamming? – 2
In tema esopianeti: TRAPPIST, acronimo inverso
Spunto per il post: Che nome dareste a un pianeta? E a una stella?
Mosfet:
A questo proposito, recentemente sono stati assegnati i nomi “G!kunll’homdima” e “GǃòʼéǃHú” ad un asteroide e il suo satellite. Dovremmo usare più spesso i clic in italiano 🙂
Licia:
@Mosfet per clic intendi i fonemi avulsivi? Se sì, non capisco il suggerimento: in Europa pochissimi sanno riconoscerli e pronunciarli.
Aggiungo che per il concorso Name ExoWorlds non sono ammessi nomi che includono numeri o segni di punteggiatura.
Andrea:
Non mi è chiaro cosa voglia dire il divieto di usare “nomi inventati”, se invento un nome è per forza “inventato” o posso usare solo parole prese dal vocabolario?.
Notavo anche che non solo sono vietati i nomi di persone viventi ma anche di persone morte dopo il 1919, non posso proporre Albert Einstein (Einstein la stella e Albert il pianeta) 🙂