Questa illustrazione di Sketchplanations descrive l’espediente per calcolare la tabellina del 9 con le dita come viene insegnato ai bambini inglesi:
Con i palmi delle mani rivolti verso di sé, basta piegare il dito che corrisponde al secondo fattore (nell’esempio, il terzo dito per calcolare 9×3) e contare le altre dita: il numero di dita a sinistra di quello piegato rappresenta le decine, quello a destra le unità.
Se si confronta questa descrizione con quella dell’illustrazione, si può notare anche una differenza particolare: le tabelline inglesi hanno l’ordine dei fattori invertito rispetto a quelle italiane.
Come si dicono le tabelline
Se pensiamo a come abbiamo memorizzato la tabellina del 9, vediamo che in italiano viene recitata secondo un modello in cui il numero della tabellina è sempre il moltiplicando, quindi il primo fattore. La sequenza inizia con 9×1, 9×2, 9×3 e si pronuncia nove per <n> <risultato>, cioè nove per quattro trentasei, nove per cinque quarantacinque…
in inglese invece si usa l’ordine inverso: il numero della tabellina è il moltiplicatore, quindi il secondo fattore. La tabellina del 9 (the 9 times table) inizia con la sequenza 1×9, 2×9, 3×9 e si pronuncia <n> nines are <result>, cioè four nines are thirty-six, five nines are forty-five…
Altre differenze tra inglese e italiano
Ho già descritto le tabelline in Flash card e tabelline, con alcuni dettagli sulle moltiplicazioni in inglese (come si leggono e come si scrivono in colonna).
Le differenze nel modo di scrivere le divisioni a due cifre e altre operazioni in colonna sono invece illustrate in Paese che vai, divisioni che trovi, con alcune implicazioni per l’eventuale localizzazione di immagini come questa:
Vignetta: Speed Bump by Dave Coverly
Infine, Se i numeri sono un’opinione evidenzia alcune differenze nel modo di scrivere i numeri a mano in lingue diverse.
Vedi anche: Mnemonica (e commenti) per alcuni espedienti che aiutano a memorizzare facilmente sequenze di parole.
Piero Furiesi:
Anche l’uso delle dita per contare varia da cultura a cultura.
Un pachistano mi spiegò che al suo paese si conta da 1 a 20 su una sola mano: ogni dito ha quattro valori, dalla punta alla base toccando le giunzioni delle falangi.
È famosa, poi, la scena del film di Quentin Tarantino «Inglourious Basterds» («Bastardi senza gloria» nell’edizione italiana) in cui una spia viene scoperta perché ordina tre bevande facendo il 3 «all’americana» anziché «alla tedesca».
Licia:
@Piero Furiesi, grazie per il dettaglio, molto interessante. Aggiungo che in Le medaglie 3×3 di Bolt: tripla ≠ tripletta c’è una foto che mostra quali dita usa Usain Bolt per indicare il numero 3 (diverse da quelle che useremmo noi italiani!).