Qualche giorno fa a Bologna è stata inaugurata un’installazione luminosa che fa omaggio a Lucio Dalla riproponendo le parole della sua canzone L’anno che verrà.
Ha però fatto discutere l’errore di ortografia *pò – poi corretto in po’ – come raccontano Bologna, le luminarie omaggiano Lucio Dalla (con refuso) e altri articoli.
In tutte le notizie appare una parola che mi è sempre piaciuta molto, luminaria, e che mi fa sorridere perché mi ricorda un’interpretazione fantasiosa del suo significato come “lumi in aria”, un esempio di rianalisi.
Luminaria invece deriva dal latino lumināria, neutro plurale di lumināre, “fiaccola”. In aggiunta al significato specifico e ben noto di illuminazione pubblica in occasione di feste o ricorrenze particolari ha anche quello, ormai desueto, di quantità ingente di lumi accesi (e nel medioevo era anche il nome di una tassa).
Una peculiarità della parola luminaria è che è un nome collettivo, quindi basterebbe dire la luminaria di Natale, eppure viene usato quasi esclusivamente al plurale: le luminarie.
Luminaria in inglese
In inglese americano una luminaria (plurale luminarias) è una lanterna di carta della tradizione messicana che viene appoggiata a terra e usata per decorazioni natalizie, in particolare della vigilia, come nella foto:
La parola italiana e quella inglese sono quindi falsi amici che potrebbero causare errori di traduzione.
La forma errata *pò, con l’accento invece che con l’apostrofo, può essere descritta come refuso? Dipende dal significato che si attribuisce alla parola: in *traccie e altri tipi di errori trovate alcune considerazioni per una classificazione delle scorrettezze di scrittura.
Etimologia di luminaria dal Vocabolario Zingarelli