Dettaglio della vetrina di un ristorante di una catena con vari locali a Milano, visto da @LuciGola:
È un esempio di inglese farlocco, brevi comunicazioni in inglese pensate da italiani per italiani, facilmente comprensibili da chi ha conoscenze solo superficiali della lingua perché “assemblate” ricorrendo a lessico di base, ma che in inglese hanno tutt’altro significato o sono errate.
We lunch you è un gioco di parole riconducibile subito a we love you. Immagino voglia comunicare “abbiamo pensato noi al vostro pranzo” con il messaggio sottinteso “con amore”. Lo conferma l’immagine che descrive l’offerta, con lo slogan all’interno di un cuore:
Dov’è l’errore?
In inglese il verbo lunch può avere due forme.
La forma intransitiva significa pranzare ed equivale a have lunch, ad es. John lunched with Mary; he lunched on burgers (più comune: he had burgers for lunch).
La forma transitiva lunch someone significa invece offrire il pranzo, in particolare in contesti di affari, politica, diplomazia. Esempi: public relations people lunch their clients there; he was lunched by the president (in contesti non formali si preferisce invece treat someone to lunch).
Dubito che la forma transitiva di lunch fosse nota a chi ha ideato we lunch you, altrimenti avrebbe saputo che comunica che we offre il pranzo e you è l’ospite che non deve pagare!
One panino, two paninis!
Nella traduzione dell’offerta si nota la parola panino che fa parte del vocabolario inglese ma è usata in un altro modo: di solito il singolare è panini e il plurale paninis. È stata adottata con un significato più specifico del nostro: in inglese un panini è fatto con pane italiano, soprattutto ciabatta, e poi tostato (non lo sono invece i panini del ristorante milanese).
Ho già accennato a queste differenze in Bimbos in stilettos eating pepperoni paninis dove trovate altri esempi di pseudoprestiti italiani in inglese, la poesiola Italian food, e nei commenti alcuni italianismi dall’Australia.
Rimanendo in tema spuntini, ho descritto un altro potenziale falso amico in L’essenza di toast.
Mauro:
Bisognerebbe andare tutti in quel locale e non pagare, facendo loro notare che hanno scritto in vetrina che ci offrono il pranzo 😀
Emy:
Cara Licia,
credo che alla base dell’infelice “we lunch you” ci sia anche il riferimento all’espressione “to wine and dine (someone)”, in cui il verbo è ugualmente transitivo, e che però significa to treat someone to wine and dinner, offrire a qualcuno una (lauta) cena con (buon) vino. È quindi un’espressione orecchiata e riciclata a sproposito, visto che in questo ristorante è il cliente che ovviamente paga.
Ah! Offrire il pranzo a qualcuno, oltre a “to treat someone to lunch”, come hai ben detto, si dice anche “to take someone out for lunch”, sottintendendo che chi ci ha invitato ha anche pagato il conto.
Ciao! 🙂
John Dunn:
A Parigi ho visto un cartello con il testo indimenticabile:
Big paninis au choix!
E c’è chi dice che i francesi sono dei puristi.
Mauro:
@ John Dunn
Sapessi quante ne vedo io qui in Germania…