La grande fuga. Serendipità in vista, procedere senza cautela – Non Sequitur
Una delle mie parole inglesi preferite è serendipity, in italiano serendipità: la scoperta di una cosa non cercata e imprevista mentre se ne cerca un’altra. In inglese può indicare anche la sorte di riuscire sempre trovare qualcosa di bello per caso oppure l’evolversi positivo ma casuale di una situazione.
In ambito scientifico la serendipità è la capacità di individuare e valutare correttamente dati o risultati imprevisti rispetto ai presupposti teorici di partenza. Vengono considerati esempi di serendipità le scoperte accidentali della penicillina, del Viagra e della colla dei Post-It, l’idea del forno a microonde e molte altre.
Parola d’autore
Per chi non conosce già l’origine di serendipity: è una parola d’autore, coniata dallo scrittore inglese Horace Walpole nel 1754. Fa riferimento ai tre principi protagonisti della fiaba The Three Princes of Serendip che facevano continuamente scoperte, “per caso o per sagacia”, di cose che non stavano cercando.
La fiaba è di origine persiana ed era arrivata in Europa grazie al testo italiano Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo di Cristoforo Armeno (1557). Serendip / Serendippo era l’antico nome di Sri Lanka (Ceylon), nell’originale persiano Sarandib che a sua volta era un’alterazione del sanscrito Siṅhala (o Sinhaladvipa, “l’isola dove vivono i leoni”). È anche l’etimo di singalese, in inglese sinhalese, la lingua di uno dei due principali gruppi etnici dello Sri Lanka.
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Vedi anche: Il libro dell’ignoto per un’osservazione sulla serendipità di parole e combinazioni di parole e Riccioli d’oro nello spazio per alcuni termini scientifici sul modello Goldilocks xyz che prendono ispirazione dall’omonima fiaba.
Fonti: voce serendipità nel Vocabolario Zingarelli (definizione “scientifica”) e What is the origin of ‘serendipity’? (Oxford Dictionaries)
Asandus:
Termine ben poco usato qui da noi; forse un po’ di più nei paesi anglosassoni. Qui di solito si usa un termine più brutalmente esplicito che fa riferimento al fondoschiena, e se parli di “serendipità” in giro ti guardano con tanto d’occhi.
Flavia:
La condizione di ‘serendipità’ non è paragonabile a un ‘colpo di fortuna’, questo sì accidentale; perché ciò avvenga – come ben spiega la vignetta – occorre “procedere senza cautela” e scegliere, fra i tanti contrari, quello giusto per sé: http://www.treccani.it/vocabolario/cautela_%28Sinonimi-e-Contrari%29/.