Ci sono sviluppi sulla frase descritta ieri in Francese in stazione: peu importe: pare c’entri la compagnia teatrale francese CombatsAbsurde che chissà come è riuscita a far apparire la propria tagline sui cartelli delle scale mobili della stazione di Bologna Centrale.
Dettagli nei commenti, dove trovate anche alcune osservazioni sul divieto caratterizzato da una scarpa sospesa a mezz’aria:
Un lettore si domanda cosa voglia dire: non si può stare in punta di piedi? non si possono dare calci ai gradini? non si possono abbandonare le scarpe sulle scale mobili?
Senza descrizione è difficile capire cosa vieti. È l’ennesimo esempio di Simbolo arbitrario, concetto poco chiaro.
La spiegazione si trova nella stazione di Bologna AV. Agli stessi divieti, con qualche piccola variazione nei disegni, sono infatti associate didascalie bilingui:
A parte il senso del divieto (chi mai struscia i piedi in qua e in là mentre è sulle scale mobili?), quello che colpisce è la traduzione allucinante in inglese.
Non solo è sgrammaticata ma contiene anche una parola inesistente, realing (probabilmente errore di ortografia per railings, ringhiera o parapetto), il che farebbe escludere la famigerata traduzione automatica. Risalta anche il verbo transitivo rub che vuol dire strofinare, frizionare e anche massaggiare, soprattutto se l’oggetto è una parte del corpo. La scritta inglese quindi ci dice che qualcosa (it) in passato ha proibito di massaggiare i piedi di un individuo di sesso maschile.
Anche nella metropolitana di Milano ci sono gli stessi divieti ma ATM usa una traduzione diversa e grammaticalmente corretta:
Si può notare che qui è stato scelto il verbo drag, trascinare, ma ci si potrebbe chiedere che acrobazie vadano fatte per trascinare i piedi sul corrimano (handrail).
Nei paesi di lingua inglese non ci sono divieti così specifici ma si preferisce l’indicazione più generica di tenere i piedi lontani dalle parti laterali della scala mobile.
. cartello SignsToYou
La conclusione è ovvia: le traduzioni andrebbero fatte fare solo ai professionisti!
Vedi anche: L’inglese di ATM: idea per storia dell’orrore e Toilet(te), una storia movimentata per altri esempi di cartelli con traduzioni maccheroniche.
Paoblog:
Ho fatto leggere agli amici questo post e questo è il commento di IPB: Non so se dare la colpa alla scellerata politica di tagli indiscriminati, che non consente di pagare 20 euro ad un traduttore, oppure all’effetto cumulativo delle tante orride riforme scolastiche degli ultimi venti anni.
maxxfi:
Noto tra l’altro che in inglese il segnale è solo un notice, che mi sembra più appropriato.
In fondo, immagino si tratti di una ragionevole consiglio teso ad evitare che qualcuno resti con la scarpa impigliata nei meccanismi della scala mobile.