Buona giornatona a tutti!

BUONA GIORNATONA

Dalla Romagna mi segnalano buona giornatona, il saluto con cui si è congedata una postina dopo un breve scambio formale (usato il lei) per la consegna di un pacchetto.

Chi me l’ha riportato non era in confidenza con la postina ed è rimasto piuttosto perplesso perché il saluto era molto cordiale e per nulla ironico, però incongruente con la situazione.

Per ora a me non è ancora capitato di sentirmi salutare con buona giornatona, e a voi? Ho trovato però occorrenze nei social, ad es. su Twitter, e mi pare uno spunto interessante per qualche osservazione sui saluti.

Scelta dei saluti

La voce Formule di saluto dell’Enciclopedia dell’Italiano Treccani sintetizza i fattori socio-situazionali che entrano in gioco quando si sceglie un saluto:
a) il momento della giornata;
b) le variabili sociodemografiche che riguardano i parlanti e i loro rapporti (età, sesso, ruolo);
c) la posizione del saluto nell’interazione (approccio, commiato, saluto di passaggio);
d) la natura del saluto, secondo che si tratti di un saluto individuale o di gruppo.

Evoluzione dei saluti

La scelta dei saluti è condizionata anche da variazioni diacroniche: basti pensare all’abbandono di addio, all’affermazione di salve come saluto neutro, ora sempre più usato anche per il commiato, e al successo recente di buona giornata e buona serata.

Può darsi che la postina avverta buona giornata come già stereotipato e questo le faccia preferire l’alternativa buona giornatona per risultare più cordiale (probabile anche una scarsa consapevolezza dei registri richiesti da diverse situazioni comunicative).

CIAONENon andrebbero però ignorate le connotazioni: l’accrescitivo –ona richiama inevitabilmente il famigerato ciaone, sempre usato in modo ironico o per scherno. Anche per questo, buona giornatona per ora risulta un saluto inusuale, troppo informale se non gergale, inadatto all’interazione professionale con un cliente sopra i 40 anni.

Su Twitter si registrano inoltre parecchie occorrenze di buongiornissimo nel primo tweet della giornata, usato spesso con intento ironico, e qualche esempio di buonanottissima.

Scelta dei saluti

La scelta del saluto più appropriato non è quindi sempre scontata e può creare ulteriori difficoltà nel passaggio da una lingua all’altra. Era l’argomento di Buon giorno e buona sera, un post di qualche anno fa che prendeva spunto da una traduzione dell’italiano all’inglese e ha stimolato una discussione molto vivace (e parecchie visualizzazioni da chi cerca l’orario in cui si cambia saluto).

Nuovo post da un suggerimento nei commenti: Nuovi saluti: buonsalve e buonciao

5 commenti su “Buona giornatona a tutti!”

  1. Alpa:

    Per il “momento della giornata”, va ricordato che in Italia nel Medioevo la giornata era divisa in “ore temporarie”, con dodici ore dal tramonto all’alba e dodici dall’alba al tramonto, di lunghezza quindi diseguale. Sempre in Italia, l’inizio del dì era al tramonto, piuttosto che all’alba come avviene in altre culture; per quanto ne so, iniziare il dì a mezzanotte è un uso abbastanza recente.
    Non mi sembra improbabile che la scelta di quando dire “buon giorno” e quando “buona sera” sia legata a questa divisione tradizionale.

  2. Licia:

    @Alpa, grazie per il dettaglio. In inglese si trova un riferimento biblico alla fine della giornata lavorativa, il tardo pomeriggio, nell’espressione in the eleventh hour (“all’ultimo momento”) che ho descritto in “Undicesima ora”.

  3. Martina:

    Buongiorno Licia, segnalo anche il saluto “buonsalve”, sempre più diffuso nei blog e nei forum online, così come tra gli youtuber.
    Quando e come sarà nato?
    Complimenti per il blog, sempre interessantissimo!

  4. Licia:

    @Martina GRAZIE, questo mi mancava! Forse meccanismo simile a sapevatelo e ultimamente anche essiateci, un uso creativo che viola apertamente i meccanismi di formazione delle parole ad effetto comico?


    [4 aprile] Nuovo post: Nuovi saluti: buonsalve e buonciao. Un’ipotesi è che buonsalve sia modellato scherzosamente sull’inglese goodbye.

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