[Ottobre 2010] Ripropongo qui alcuni commenti che ho aggiunto a Font: maschile o femminile? e Font maschile o femminile: richiesta di un lettore in Lavori in corso…, un argomento a cui avevo accennato anche in Caratteri per simboli scientifici, tecnici e medici.
In italiano entrambi i generi coesistono perché la parola font è entrata nella lingua attraverso strade diverse (ma ha un’origine comune: dal francese fonte, derivato dal verbo fondre che descrive la fusione dei caratteri di stampa). Chi conosce l’etimologia della parola, ha familiarità con il francesismo fonte e/o ha una formazione (tipo)grafica preferisce il femminile; nell’uso informatico invece font è un prestito dall’inglese ed è privilegiato il maschile.
Come dicevo nei commenti in Lavori in corso… e anche qui e qui, non c’è una regola precisa sul genere da assegnare ai prestiti: le grammatiche suggeriscono che andrebbe usato il genere che avrebbe il sostantivo corrispondente in italiano ma in pratica si tende a privilegiare comunque il maschile, a meno che il richiamo al sostantivo italiano femminile non sia molto ovvio. Chi ha iniziato a usare font in ambito informatico probabilmente ignorava i riferimenti originali, l’etimologia e l’uso specifico tipografico, senza i quali font suona decisamente maschile.
Non potendo stabilire un genere “corretto” a priori, c’è chi decide di privilegiare l’uno o l’altro in base all’ambito d’uso, ad es. il femminile in un testo professionale, il maschile in un prodotto software destinato a un pubblico generico.
Credo comunque che, indipendentemente da etimologia e significato, nel tempo il maschile sia destinato a prevalere, soprattutto per l’influenza dell’accezione informatica. Sarebbe interessante analizzare i dati di qualche corpus della lingua italiana: immagino verrebbe confermata la tendenza già segnalata qui e indicata dai motori di ricerca che la frequenza di il font è in continuo aumento rispetto a la font.
Aggiornamento 2013 – La ricerca per il periodo 1988-2008 nel corpus di libri italiani di Google Ngram Viewer, da qualche mese disponibile anche per l’italiano, sembrerebbe confermare la continua ascesa del genere maschile anche in contesti “controllati” come i libri, riconducibile alla crescente diffusione di testi con contenuto informatico:
NB Google Ngram Viewer dà indicazioni di tendenze d’uso ma al momento non è possibile verificare la composizione del corpus.
Vedi anche: Caratteri maschili e femminili…, sulle connotazioni conferite dall’aspetto dei font, Font, typeface, famiglie e tipi di carattere – 1, su alcune ambiguità terminologiche in italiano e in inglese, e [aggiornamento] il cloud e la cloud e Il genere di photobomb per altri esempi di genere dei forestierismi in italiano.
Mik:
C’è un ulteriore motivo a mio avviso, cioè il passaggio dall’inglese a una lingua anglosassone simile, ma che abbia la distinzione maschile e femminile. Questo giro viene naturale a molti bilingui quando non sanno se impostare una parola inglese al maschile o al femminile in italiano. Il tedesco ha abbracciato l’inglese “font” al maschile (der Font, non die Font). La fonte (questa sì, femminile) a riguardo è il Duden.
Sul genere di font ǀ Accademia della Crusca:
[…] Per approfondimenti: Licia Corbolante, Font è maschile o femminile?, 2010 (consultabile in rete […]