In italiano un santuario è un edificio o un luogo sacro.
In senso figurato santuario può indicare anche
1 – un luogo, concreto o ideale, che si protegge da qualsiasi intrusione esterna o estranea, ad es. il santuario della famiglia
2 – un rifugio sicuro e inaccessibile dove si è al riparo da cattura, ad es. i santuari del terrorismo; in questa accezione santuario è un calco dell’inglese sanctuary.
Ho notato anche un altro calco dall’inglese, non ancora registrato dai dizionari:
3 – riserva naturale, ad es. santuario marino (cfr. bird sanctuary, wildlife sanctuary).
In italiano il luogo di dimora e rifugio di animali, in particolare di selvaggina, è denominato asilo. Esempio dal vocabolario Sabatini-Coletti: la palude è stata dichiarata asilo protetto per gli uccelli. In contesti urbani invece è ricorrente colonia, ad es. colonia felina.
In inglese sanctuary ha anche un altro significato: descrive il rifugio dove vengono accuditi e curati animali feriti, maltrattati o abbandonati, ad es. senior dog sanctuary o blind cat sanctuary.
In questa accezione la traduzione letterale italiana “santuario” è un falso amico, soprattutto se ha iniziale maiuscola. Si notano però sempre più occorrenze anche in contesti italiani, in particolare per iniziative modellate su altre internazionali. Esempio:
Vedi anche: Ami il tuo gatto?
Wilson:
Sarebbe stato meglio Asilo (che immagino abbia origine parallela) 😉
Licia:
@Wilson, grazie, mi hai tolto quella sgradevole sensazione di “sulla punta della lingua”: sapevo che c’era un’altra parola ma mi sfuggiva. 😉
L’ho aggiunto al post.
Marco B:
Da gattaro fanatico approvo e raccomando invece l’uso termine santuario felino, magari dedicato alla dea Bastet 😉