Un insidioso Santuario felino

In italiano un santuario è un edificio o un luogo sacro.

In senso figurato santuario può indicare anche
1 – un luogo, concreto o ideale, che si protegge da qualsiasi intrusione esterna o estranea, ad es. il santuario della famiglia 
2 – un rifugio sicuro e inaccessibile dove si è al riparo da cattura, ad es. i santuari del terrorismo; in questa accezione santuario è un calco dell’inglese sanctuary.

Ho notato anche un altro calco dall’inglese, non ancora registrato dai dizionari:
3riserva naturale, ad es. santuario marino (cfr. bird sanctuary, wildlife sanctuary).
In italiano il luogo di dimora e rifugio di animali, in particolare di selvaggina, è denominato asilo. Esempio dal vocabolario Sabatini-Coletti: la palude è stata dichiarata asilo protetto per gli uccelli. In contesti urbani invece è ricorrente colonia, ad es. colonia felina.

North Carolina, ecco il Santuario per gatti ciechi – Fulvio Cerutti in La Stampa 9 settembre 2014In inglese sanctuary ha anche un altro significato: descrive il rifugio dove vengono accuditi e curati animali feriti, maltrattati o abbandonati, ad es. senior dog sanctuary o blind cat sanctuary.

In questa accezione la traduzione letterale italiana “santuario” è un falso amico, soprattutto se ha iniziale maiuscola. Si notano però sempre più occorrenze anche in contesti italiani, in particolare per iniziative modellate su altre internazionali. Esempio:

Testo: Nel Biellese il santuario degli asinelli. Una onlus si occupa di 125 esemplari


Vedi anche: Ami il tuo gatto?

3 commenti su “Un insidioso Santuario felino”

  1. Licia:

    @Wilson, grazie, mi hai tolto quella sgradevole sensazione di “sulla punta della lingua”: sapevo che c’era un’altra parola ma mi sfuggiva. 😉
    L’ho aggiunto al post.

  2. Marco B:

    Da gattaro fanatico approvo e raccomando invece l’uso termine santuario felino, magari dedicato alla dea Bastet 😉

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