In giro cominciano a vedersi i soliti indicatori che ci segnalano meno di due mesi alla fine dell’anno: ieri, ad esempio, ho notato scaffali pieni di decorazioni natalizie e ho letto un paio di articoli (qui e qui) sui neologismi dell’anno, in particolare i 1200 lemmi entrati nell’edizione 2010 del Vocabolario della lingua italiana Zingarelli.
Tra le nuove voci citate ce ne sono alcune che non sono proprio neologismi, ad es. pangramma, la frase più breve possibile scritta con tutte le lettere dell’alfabeto. Chi ha usato software in inglese sicuramente ricorderà The quick brown fox jumps over the lazy dog, pangramma di 35 caratteri che esemplificava l’aspetto dei tipi di carattere nelle prime versioni di Windows e adottato anche altrove. In italiano era stato localizzato con Cantami o Diva del pelide Achille l’ira funesta ma, per quanto fossi curiosa, non ero mai riuscita a scoprire perché fosse stata scelta una citazione della traduzione dell’Iliade e non un pangramma italiano, come ad es. Quel fez sghembo copre davanti usato in alcune distribuzioni Linux.
I pangrammi mi faranno sempre pensare a Ella Minnow Pea di Mark Dunn, un romanzo epistolare ambientato in una comunità dominata dall’eredità spirituale dell’autore del pangramma The quick brown fox jumps over the lazy dog. Quando la lettera Z cade dal pangramma sul monumento a lui dedicato, ai cittadini è vietato usarla in qualsiasi comunicazione; la stessa sorte toccherà per le lettere che cadono in seguito, costringendo gli abitanti a veri e propri contorsionismi linguistici.
Il libro è composto da una serie di lipogrammi (componimenti da cui sono escluse tutte le parole che contengono una determinata lettera) sempre più complessi che giocano con l’ortografia dell’inglese, come nell’esempio visualizzabile dall’immagine a destra. L’unica speranza di salvezza è legata a un pangramma e, tra i vari esempi forniti dalla protagonista Ella Minnow Pea, si impara che J.Q. Vandz struck my big fox whelp contiene tutte 26 le lettere dell’alfabeto inglese senza alcuna ripetizione, mentre di poco più lunghi sono Quick zephyrs blow, vexing daft Jim (29) e Few quips galvanized the mock jury box (32). Altri esempi di pangrammi qui.
Nell’edizione italiana, Lettere. Fiaba epistolare in lipogrammi progressivi, il traduttore Daniele Petruccioli* ha trovato un equivalente davvero efficace per il pangramma chiave: Fu questa volpe a ghermir d’un balzo il cane (36 caratteri, 7 in meno di Ma la volpe col suo balzo ha raggiunto il quieto Fido, pangramma di Mario Sica per Scoutismo per ragazzi, versione italiana di Scouting for Boys di R. Baden-Powell). Le lettere usate però sono 21, come nell’alfabeto italiano standard.
Petruccioli è ricorso anche ad altri pangrammi, tra cui Che strazio quando Giambi fa il VIP (29) e Pochi frizzi mostrò quel divo balengo (32).
Un’ultima nota sul romanzo: l’avevo letto in inglese e mi ero divertita molto con le invenzioni linguistiche e lessicali, a partire dal nome della protagonista, Ella Minnow Pea, che i parlanti anglofoni riconoscono come la sequenza di lettere L M N O P: dettagli in Alphabet Song e alcune differenze culturali. L’idea di fondo è molto originale e la lettura è piacevole anche se non sempre avvincente, forse perché la trama e la caratterizzazione dei personaggi non sono così approfonditi come ci si aspetterebbe.
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Nuovo: Pangramma vivente 😉
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Elio:
Secondo una raccomandazione dell’ITU (International Telecommunication Union) non è necessario standardizzare uno specifico pangramma per il test delle telescriventi, ma nondimeno per l’alfabeto latino viene “consigliato” anche il pangramma francese “VOYEZ LE BRICK GEANT QUE J’EXAMINE PRES DU WHARF” oltre a “The quick brown fox jumps over the lazy dog”:
http://www.itu.int/rec/T-REC-R.52-198811-I/en