Una nuova parola inglese che parecchie persone appena rientrate dalle ferie troveranno perfetta per oggi 7 gennaio:
January brain identifica la sensazione di stanchezza diffusa e mancanza di energia e di motivazione che può caratterizzare il ritorno al lavoro nel nuovo anno dopo le vacanze di Natale.
È descritta in New words – 6 January 2025, una raccolta di nuove parole (neologismi e occasionalismi) di Cambridge Dictionary. Include anche un’altra parola inglese legate ai comportamenti di inizio d’anno: Quitter’s Day, il secondo venerdì di gennaio e giorno in cui la maggior parte delle persone lasciano perdere (quit) i buoni propositi dell’anno nuovo e ritornano alle vecchie abitudini.
Gennaio mese “detox” (ma non nell’etimo!)
Altre due parole inglesi ricorrenti in gennaio, però in circolazione ormai da qualche anno, riguardano pratiche salutari volte a contrastare gli stravizi del periodo natalizio. Sono Dry January, intero mese senza alcool, da astemi, e Veganuary, il mese in cui si è incoraggiati a seguire una dieta vegana.
flex in italiano contemporaneo è una flexata, cfr. Flexare (come, dove e perché)
La striscia di Stephen Collins su Dry January evidenzia come il nome inglese January abbia un etimo più trasparente dell’equivalente italiano gennaio: dal latino tardo Ienuàrium, a sua volta dal latino classico (mēnsem) Ianuārium “(mese) sacro a Giano”, dal nome Iānus “Giano” che in inglese è Janus.
Etimologicamente parlando, per attività detossinanti sarebbe però più adatto il mese di febbraio: da (mensem) Februārium, derivato di fĕbruus “purificante”, propriamente “mese della purificazione”!
Da qualche anno in questo periodo gli anglicismi Dry January e Veganuary sono ricorrenti anche nei media italiani che ripropongono pedissequamente tutto ciò che è di tendenza nel mondo anglofono. Li avevo già descritti nel 2016 in Veganuary, reducetarian e altri neologismi.
Note etimologiche: dizionario Sabatini Coletti