Broligarchy è una parola inglese apparsa recentemente in alcuni media in associazione alla futura presidenza Trump. È formata da bro + oligarchy e il suffisso –archy, corrispondente all’italiano –archia, fa capire facilmente che si tratta di un tipo di governo o di dominio. Il significato specifico di broligarchy però non è trasparente senza alcune informazioni aggiuntive.
- Oligarchy, come il corrispondente italiano oligarchia, indica una forma di governo in cui il potere è concentrato nelle mani di un ristretto gruppo di persone, gli oligarchi. Nel senso esteso contemporaneo di oligarchia il potere è principalmente di tipo economico e le persone che lo esercitano a proprio vantaggio, e che hanno un’influenza preponderante, non sono necessariamente parte di un governo: l’esempio più noto è quello degli oligarchi russi che condizionano la vita dell’intera società russa.
- Bro in questo contesto non è l’appellativo ormai usato anche nel gergo giovanile italiano per rivolgersi informalmente a un amico o altro uomo (forma abbreviata di brother). Rimanda invece a un’accezione negativa di bro e nello specifico a tech bro, che stereotipicamente è un uomo giovane che lavora nel settore tecnologico digitale, grazie al quale si è arricchito, e che ha un’alta opinione di sé, è privo di abilità sociali e spesso è caratterizzato da mascolinità tossica. Il tech bro per eccellenza è il miliardario Elon Musk.
Il nome broligarch evoca un appartente a un gruppo ristretto di tech bro, plutocrati della Silicon Valley che direttamente o indirettamente hanno pieno controllo delle tecnologie digitali (e quindi di chi le usa), e che hanno avuto un ruolo fondamentale nell’elezione di Trump, ben oltre gli ingenti contributi finanziari: l’uso che ha fatto Musk del social X per pilotare le scelte di voto è un esempio eclatante.
Si prevede che personaggi come Elon Musk e Peter Thiel eserciteranno un’influenza incommensurabile nella nuova amministrazione, non solo per proteggere i propri interessi ma anche per imporre un’ideologia secondo cui il concetto “tradizionale” di democrazia è superato.
Origine di broligarch e broligarchy
Le parole broligarch e broligarchy hanno avuto visibilità a partire da luglio 2024 grazie a Tech broligarchs are lining up to court Trump. And Vance is one more link in the chain di Carole Cadwalladr, giornalista nota per le inchieste su Cambridge Analytica. Non sono però del tutto nuove: se ne trovano occorrenze sporadiche nei social a partire dal 2009, come documentato da Wordorigin.org.
Lessicalmente le due parole sono un esempio della grande flessibilità dell’inglese nella creazione di neologismi. A differenza dell’italiano, infatti, l’uso di elementi formativi come –archy non è ristretto ai composti neoclassici, ottenuti con altri elementi colti di origine greca o latina, ma consente la combinazione con qualsiasi tipo di parola, anche informale come bro. È una peculiarità che ho descritto in In inglese, innumerevoli –crazie.
E in italiano?
È troppo presto per capire se broligarchy e broligarch rimarranno occasionalismi o entreranno stabilmente nel lessico della lingua inglese.
Intanto però che c’è chi ha fatto riferimento al concetto anche in italiano e ha descritto Musk e gli altri tech billionaire ricorrendo al calco broligarchi. Come l’eventuale broligarchia, non mi convince perché non è una parola trasparente: al di fuori di un contesto anglofono non è facilmente ricollegabile al concetto di tech bro e a ciò che rappresenta socialmente e culturalmente negli Stati Uniti.
Ritengo che in italiano sia preferibile mantenere invariati gli anglicismi broligarch e broligarchy, associando però una breve spiegazione. Si potrebbe ad esempio ricorrere a una neoformazione alternativa come “tecnoplutocrazia” che grazie a plutocrazia riproduce l’idea negativa di regime in cui la vita politica ed economica è manovrato da un gruppo ristretto di individui ricchissimi, e con l’elemento tecno- rende espliciti i riferimenti alle tecnologie digitali (ma perde la connotazione di tossicità che ha invece broligarchy).
Alcuni riferimenti sul concetto di broligarchy e relative implicazioni:
- The Broligarchs Are Trying to Have Their Way. The antidemocratic politics of having it all (agosto 2024)
- A new era dawns. America’s tech bros now strut their stuff in the corridors of power (novembre 2024)
- The Age of Broligarchy (novembre 2024) e traduzione italiana La vittoria di Trump negli Stati Uniti inaugura una nuova era: l’era dei broligarchi
- The Far Right Broligarchy of Yarvin, Thiel and Musk (novembre 2024)
- How to survive the broligarchy: 20 lessons for the post-truth world (in cui si può notare che in inglese l’espressione post-truth è un aggettivo e non un sostantivo come in italiano: ne ho discusso nel 2016 in Post-truth in italiano: verità, veridicità e fatti)
Vedi anche: Presidenza Trump: sarà una cachistocrazia?, un breve post di novembre 2016 di nuovo attuale.
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“Muskiocrazia” (giocando sull’assonanza tra maschio e Musk 😆)
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@EM 😏 Purtroppo però non c’è solo lui (anche se da solo già basta e avanza!)
Aggiungo un esempio di un articolo in italiano in cui sul significato di broligarchy è stata presa una cantonata:
Broligarch, curioso neologismo composito (brother, fratello, e oligarch, oligarca), con l’ovvia filiazione di broligarchy; in parole povere, una brotherhood (confraternita) di oligarchi, una conventicola di gente con montagne di quattrini, dunque potere, e conseguente desiderio di farlo valere.
Nulla a che vedere con brotherhood ma, come già spiegato, con bro, parola che nell’uso contemporaneo può avere un’accezione negativa di maschio giovane che appartiene a un gruppo di suoi simili con caratteristiche comuni, che si riflettono in modi di pensare e agire (ad es. atteggiamenti sfrontati) e preferenze per il tipo di attività intraprese. I tech bro sono una sottocategoria.
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Io vado oltre: Broligarch/broligarchy in contesto anglofono credo sia chiaro a livello immediato solo oltreoceano. Se lo usassi oltremanica o down under, penso che la prima cosa che verrebbe in mente al mio interlocutore sarebbe “bro” generico, non “tech bro”.
NMUO (Nella Mia Umile Opinione 😉), ovviamente.
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@Mauro però Carole Cadwalladr è una giornalista britannica. Tieni anche conto che i parlanti anglofoni sono esposti ad espressioni con bro da anni, e sanno distinguere tra accezioni neutre, come in bromance, e altre invece negative, come in bro culture e brogrammer.