Solo nei media: f–king ➝ “fottuto re”

⚠️  STRONG LANGUAGE  ⚠️

Nel suo ultimo libro il giornalista americano Bob Woodward ha riportato una frase molto colorita di Joe Biden, “That son of a bitch, Bibi Netanyahu, he’s a bad guy. He’s a bad fucking guy”, che è stata tradotta malamente dall’ANSA e poi propagata senza alcuna modifica da vari media:

Biden called Netanyahu a ‘bad f–king guy’

Ultima ora ANSA dell’8 ottobre 2024: “Biden ha definito Netanyahu un figlio di p…”. E “un cattivo fottuto re”, secondo il nuovo libro di Woodward.

Incredibilmente, il segmento king in f–king è stato interpretato come se fosse la parola inglese per “re”. Chi ha tradotto non ha riconosciuto uno degli espedienti grafici comunemente usati nei media anglofoni per attenuare le espressioni volgari, ad esempio fucking può essere riscritto come f***ing, f’ing, f–king, effing ecc. Eppure anche in italiano si usano accorgimenti simili, ad es. figlio di p…, un vero str***, caxxo.

L’abbreviazione f– probabilmente è stata interpretata come the f-word, un eufemismo per la parola fuck e i suoi derivati, così f–king è stato rianalizzato in fucking king e in italiano è diventato fottuto re (guy non pervenuto). A quanto pare nessuno si è chiesto cosa mai possa voler dire un cattivo fottuto re in riferimento al primo ministro israeliano.

Altri media non sono caduti nello stesso errore ma le traduzioni alternative di he’s a bad guy, he’s a bad fucking guy mi sembrano poco efficaci. Esempi:

  1.   è un despota cattivo
  2.   è un cattivo, un fottuto cattivo! 
  3.   un uomo fottutamente cattivo

Fucking, espletivo di esclamazione

Fucking è un espletivo di esclamazione, una parola di riempimento che serve a conferire forza illocutoria all’enunciato ma che non ha un significato preciso. A seconda del contesto e delle associazioni con altre parole può trasmettere rabbia, esasperazione, sarcasmo, approvazione o molto altro: i tratti comuni sono l’enfasi e la connotazione volgare.

Ho già commentato la traduzione dell’espletivo fucking in Parole proibite alla TV americana, un post che prendeva spunto da un’altra frase di Biden che aveva fatto scalpore, a big fucking deal!, un complimento entusiastico rivolto all’allora presidente Obama per l’accordo sulla riforma sanitaria del 2010. 

Ribadisco che chi traduce dovrebbe analizzare la situazione comunicativa nei suoi aspetti pragmatici e interazionali e ricorrere ad espletivi italiani equiparabili e plausibili in circostanze simili (ad es. locuzioni interiettive con la parola cazzo).

Nelle traduzioni non professionali prevale invece  l’automatismo fuckingfottuto, come nel doppiaggese. Mi sembra però poco probabile che un uomo dell’età di Biden in uno sfogo di rabbia se ne esca con espressioni come è un cattivo, un fottuto cattivo oppure è un uomo fottutamente cattivo (esempi 2 e 3).

Bad guy

L’espressione bad guy ha origine nell’inglese americano informale e identifica il personaggio negativo che sta dalla parte del male in vicende letterarie o cinematografiche – in opposizione a good guy – ma si usa anche per persone reali con comportamenti malvagi. Parole simili sono villain e baddie nell’inglese britannico.

In italiano bad guy ha un equivalente nel sostantivo cattivo, che però in senso generico usiamo principalmente al plurale, ad es. i buoni e i cattivi, e per personaggi anziché persone. Senza contesto o riferimenti, non mi pare che un cattivo (come nell’esempio 2, è un cattivo, un fottuto cattivo!) faccia automaticamente pensare a un cattivo per antonomasia.

Il significato è ulteriormente diluito nell’esempio 3, è un uomo fottutamente cattivo, perché la cattiveria diventa un attributo caratteriale. L’esempio 1, è un despota cattivo, non funziona perché è una frase improbabile come sfogo di rabbia volgare e poco presidenziale. Inoltre, despota è una parola di registro alto e la combinazione con cattivo, aggettivo del lessico fondamentale di tutti i giorni, risulta inappropriata, quasi infantile.

Va inoltre considerato l’effetto conferito dalla ripetizione di bad guy con l’aggiunta di fucking, che può far pensare alla figura retorica dell’epànodo: la ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole usate in precedenza.

L’esempio 2, è un cattivo, un fottuto cattivo! cerca di riprodurre l’effetto, ma credo bisognerebbe tenere presente che, in generale, nelle due lingue la posizione di un elemento aggiuntivo rispetto all’elemento ripetuto x è diversa:
inglese   x, x
italiano   x, x    

Aggiungo un esempio in cui il terrore delle ripetizioni ha avuto il sopravvento e non è stato riprodotto l’effetto della frase originale: è un cattivo ragazzo. È una persona fottutamente cattiva! (con vistoso fraintendimento del significato di bad guy).

Interposizione di fucking 

Infine, una nota grammaticale. Bad guy è una polirematica, una sequenza non modificabile di parole che costituisce un insieme semanticamente non scomponibile, tanto che in vari vocabolari è una voce a sé stante: esempio. Come si spiega allora la sequenza bad fucking guy, con una parola inserita al suo interno? Non dovrebbe essere fucking [bad guy]? 

È un fenomeno che in inglese viene descritto come infixing (o infixation) e interposition. Riguarda esclusivamente alcuni espletivi volgari che hanno la peculiarità di poter essere inseriti all’interno di parole, polirematiche e collocazioni per enfasi, ad es. absolutelyabso-fucking-lutely.

Tom Scott lo illustra chiaramente in questo video già citato (cfr. in particolare gli esempi al minuto 3:14): 

E quindi?

Le parole di Biden riportate dai media italiani mi hanno consentito alcune digressioni linguistiche che spero abbiate trovato interessanti. Alla fine, però, quale potrebbe essere una traduzione più efficace per “That son of a bitch, Bibi Netanyahu, he’s a bad guy. He’s a bad fucking guy”?

Penso che per bad guy un’alternativa a cattivo potrebbe essere stronzo, nel senso di persona malvagia e spregevole (la connotazione volgare, assente in bad guy, è però giustificata dal contesto). Una possibile traduzione potrebbe quindi essere “Quel figlio di puttana, Bibi Netanyahu, è uno stronzo, uno stronzo di merda”.


Vedi anche:


Consiglio di lettura: Fra le righe. Il piacere di tradurre, il libro di Silvia Pareschi sulla traduzione sul quale mi riprometto di tornare più dettagliatamente perché mi è piaciuto molto. C’è anche una sezione intitolata Il piacere del turpiloquio con esempi creativi molto efficaci.

8 commenti su “Solo nei media: f–king ➝ “fottuto re””

  1. .

    Però siamo sinceri… se io scrivo la parola completa (cioè fucking) può essere che chi traduce la traduca male, non solo per ignoranza ma spesso proprio per differenze culturali.
    Ma se la scrivo edulcorata (cioè f-king o f*king)… come fai a tradurre quel “king” con “re”? 🤦‍♂️

  2. .

    @Mauro ormai il livello di sciatteria è tale che non mi stupisce più nulla!

    @Silvia @Massimo, è un dettaglio che mi sono dimenticata di aggiungere perché in questi casi effettivamente si tende a pensare a traduzione automatica. Invece non sbagliano a interpretare f–king né Google Translator, né DeepL, né altri sistemi. Esempio di traduzione del titolo “Biden called Netanyahi a ‘bad fucking guy’ as support for war in Gaza costs him voters: report”:

    L’AI suggerisce come traduzione in italiano: «Biden ha definito Netanyahu un ‘maledetto pezzo di merda’ mentre il sostegno alla guerra a Gaza gli costa elettori: rapporto»

  3. .

    Tutto giusto, e molto di interessante.
    Ho solo una certa antipatia per l’espressione “stronzo di merda” – non è un tantino pleonastica? Di che altro dovrebbe essere fatto uno stronzo, dopotutto?
    E per “bad guy”, qui, proverei a “richiamare in servizio” una parola quasi desueta come “mascalzone”.
    Dunque “he’s a bad guy. He’s a bad fucking guy” potrebbe diventare “è un mascalzone, un mascalzone e un pezzo di merda.”
    (Come al solito quando si tratta di tradure il linguaggio “basso”, ci vorrebbe il dialetto, magari il napoletano: “è nu malamente, n’omm’e mmerd”)
    Alfredo

  4. .

    @Alfredo, grazie per i suggerimenti. Per “di merda” valgono le considerazioni per gli espletivi di esclamazione: non hanno più un significato letterale. Ammetto che la mia conoscenza del turpiloquio è passiva, nel senso che non uso e non ho mai usato volgarità (più divertente essere verbalmente efficaci in altri modi e vedere l’effetto che fa!), e proprio per questo per scrivere il post ho fatto qualche verifica che mi ha confermato che “stronzo di merda” è una collocazione diffusa. Su “mascalzone” ho qualche perplessità proprio perché desueto nel significato originale, e nell’uso contemporaneo usato soprattutto in senso ironico o scherzoso, quindi poco congruente dopo un “figlio di puttana” e prima di “pezzo di merda”. Considererei anche la lunghezza della parola, 4 sillabe, e quindi forse un po’ troppo lunga come epiteto usato in uno sfogo di rabbia.

  5. .

    Ipotizzo che anche “despota” derivi da “re”, che cioè qualcuno abbia accettato quella traduzione, ma abbia pensato a un senso figurato.

    Ma soprattutto ipotizzo che nel fraintendimento madornale possano aver svolto un ruolo le voci sulla presunta occasionale mancanza di lucidità di Biden, e che quindi possano aver un po’ allentato il senso critico (supposto esistente) di chi non si è posto il problema dello strano appellativo regale.

  6. .

    ‘Bad guy’ mi pare un po’ infantile per un presidente statunitense (a meno che non fosse Ronald Reagan o George W. Bush). Probabilmente in questo contesto un politico britannico avrebbe usato la parola ‘bastard’ (he’s a right … bastard).

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