I segnali discorsivi di Sinner (senza onestà!)

Dal mondo del tennis, uno scambio di battute tra un divertito ma imbarazzato Jannik Sinner e l’intervistatore Jim Courier che gli aveva chiesto insistentemente cos’avesse di speciale la sua racchetta:

Foto di Courier e Sinner con fumetti: 1 Sinner: “honestly many players ask me what racket I play with. I think it’s a really normal racket… to be honest. Honestly, if I’m honest with you…” 2 Courier: “You keep saying ‘honest’ which tells me you’re lying… Come clean man.”  3 Sinner:  “I don’t really know the stats of the racket … to be honest”
fotogramma da Jannik Sinner On-Court Interview | Australian Open 2024 Third Round

Sinner parla correntemente inglese e qui premette ciò che sta per dire ricorrendo alle espressioni honestly e to be honest, paragonabili in italiano a “davvero”, “a dire il vero”, “a essere sincero”, “in tutta sincerità”.

In entrambe le lingue questi elementi sono segnali discorsivi, parole o locuzioni tipiche della lingua parlata che hanno valore pragmatico ma scarso contenuto informativo: possono essere eliminati senza che ne risenta il senso della comunicazione. I segnali discorsivi possono avere vari tipi di funzione, ad esempio modale (servono a esprimere atteggiamenti, sensazioni o stati psicologici del parlante) e fàtica (servono a stabilire e mantenere contatto con l’interlocutore), e possono anche variare in base al contesto, alla posizione nella frase, a come vengono pronunciati ecc.

Sono elementi tipici della comunicazione interazionale, la cui finalità è stabilire, mantenere o rafforzare la relazione tra gli interlocutori, diversa quindi dalla comunicazione transazionale, il cui scopo è la trasmissione di informazioni.

Una peculiarità dei segnali discorsivi è che spesso diventano intercalari e in alcuni parlanti dei veri e propri tic linguistici, ripetuti continuamente (nel caso di Sinner probabilmente anche come reazione a domande impreviste).

vignetta in cui una persona dice HEY CAN I BE HONEST WITH YOU e altra persona risponde NO, PLEASE LIE TO MELe espressioni come honestly e to be honest non vanno quindi interpretate letteralmente, a meno che si voglia fare fare una battuta, come nel vecchio meme qui a fianco che gioca sui doppi sensi: comunicazione interazionale interpretata come comunicazione transazionale – una rottura delle convenzioni inaspettata e improbabile, e per questo divertente.  

Courier ha usato un meccanismo simile quando ha inscenato un siparietto sul significato semantico convenzionale, “da vocabolario”, di honest (not hiding the truth about something), facendolo prevalere sul senso “pragmatico” di segnale discorsivo, così da poter insinuare scherzosamente che l’intercalare ripetuto fosse sospetto, per poi affermarlo esplicitamente ricorrendo a verbi antonimi del concetto di “essere sincero”: lie, mentire, e come clean, dire la verità.

Sinner è stato al gioco, ha riconosciuto il suo tic linguistico e ha risposto ironicamente con un ulteriore to be honest, stavolta però posizionandolo alla fine della frase, per rimarcare il significato letterale.

Traduzione dei segnali discorsivi

Nella traduzione vanno riconosciuti i segnali discorsivi e i loro aspetti pragmatici e, se rilevante, vanno replicati ricorrendo a meccanismi che producano un effetto simile.

Non credo ne abbia consapevolezza chi ha scelto questa traduzione per il dialogo tra Courier e Sinner (punteggiatura originale):

Sinner: “Onestamente molti giocatori mi chiedono con che racchetta gioco. Penso che sia una racchetta davvero normale… a dire il vero. Se devo essere onesto con te…”.

Courier:  “Continui a dire ‘onestamente’ e questo mi dice che stai mentendo! Confessa amico!

Sinner: “Non conosco bene le statistiche delle racchette… a dire il vero

Foto di Courier e Sinner con fumetti: 1 Sinner: “honestly many players ask me what racket I play with. I think it’s a really normal racket… to be honest. Honestly, if I’m honest with you…” 2 Courier: “You keep saying ‘honest’ which tells me you’re lying… Come clean man.”  3 Sinner:  “I don’t really know the stats of the racket … to be honest”

Ripetizione – In questo contesto è essenziale riprodurre tutte le quattro occorrenze in rapida successione di honest / honestly (parole molto simili, anche nella lunghezza), condizione necessaria per il doppio senso di Courier. In italiano, invece, la battuta continui a dire “onestamente” non funziona perché segue un’unica occorrenza di onestamente. Il famigerato terrore delle ripetizioni impedisce di capire che in questo contesto le ripetizioni sono funzionali, e fa prevalere la variazione (cfr. in particolare l’inadeguatezza di a dire il vero come risposta finale).

Aspetti semantici – In italiano onestamente ha il senso di “in tutta sincerità” ed è simile all’inglese honestly solo quando è usato come segnale discorsivo. Viene invece a mancare questa corrispondenza per l’uso convenzionale: onestamente ha un significato diverso (“con onestà, con rettitudine, con onore”) che non consente di giocare sull’opposizione falsità vs verità come in inglese, necessaria per far funzionare la battuta di Courier (in italiano onestàverità).

Le discrepanze sono ancora più evidenti per l’aggettivo onesto, un falso amico: significa “moralmente integro, con comportamenti improntati al lecito e alla correttezza”, mentre in inglese l’accezione prevalente di honest è “sincero, schietto, che dice la verità”. Inoltre, l’uso come segnale discorsivo è improprio, anche se ormai ci è familiare grazie al doppiaggese che ha imposto il calco essere onesto. In questo contesto anche confessa per rendere come clean appare poco adatto perché potenzialmente ambiguo e non immediatamente riconducibile alla spiritosaggine falsità vs verità.

In conclusione: per riprodurre l’effetto dello scambio tra Courier e Sinner sarebbe stato più opportuno ricorrere a sinceramente / essere sincero / con sincerità che meglio consentono di giocare con i doppi sensi – pragmatico e convenzionale – anche in italiano.


Vedi anche:


Grazie a Enrico per lo spunto

Lascia un commento L' indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *.