Nel Nord dell’Inghilterra è stato abbattuto un albero famosissimo che dava il nome al valico del Vallo di Adriano dove cresceva, Sycamore Gap. Aveva circa 300 anni, era alto 36 m, ed era stato immortalato in alcuni film tra cui Robin Hood: Prince of Thieves.
Quando avevo letto la notizia, in inglese, ero sicura che in italiano sarebbe stata riportata con un errore di traduzione perché non sarebbero stati riconosciuti due falsi amici, e così è stato. Alcuni esempi:
Il giovane vandalo, la notte fra il 27 e il 28 settembre, avrebbe tagliato con una motosega il sicomoro vicino al Vallo di Adriano, nel Nord dell’Inghilterra.
Un albero star del cinema: si tratta di un Sicomoro situato accanto al Vallo di Adriano nel Regno Unito, diventato famoso nel film del 1991 "Robin Hood: Principe dei Ladri" con Kevin Costner.
«Il sicomoro era parte del Dna di questa zona, ora regnano solo tristezza e rabbia»
Sicomoro per climi caldi
L’albero che in italiano è noto come sicomoro (Ficus sycomorus) è una pianta “biblica” che cresce in Africa e Medio Oriente, con foglie grandi cuoriformi, frutti commestibili simili ai fichi e altezza massima di 20 m. Il legno veniva usato dagli antichi Egizi per i sarcofagi dei faraoni. È altamente improbabile che nel nord dell’Inghilterra fosse cresciuto un sicomoro, oltretutto così imponente.
Sycamore per climi europei
Nell’inglese britannico (ma non americano!) sycamore è infatti tutt’altro tipo di albero d’alto fusto: è l’acero di monte / montano (Acer pseudoplatanus), caratterizzato da foglie a cinque lobi e frutti a samara.
A quanto pare in alcune zone d’Italia Acer pseudoplatanus è conosciuto anche come acero sicomoro, ma è un uso limitato che non giustifica l’errore di traduzione.
Sycamore in America
Nell’inglese americano, per ulteriore complicazione, sycamore è un altro albero ancora, il platano (Platanus occidentalis).
Anche con questa accezione gli errori di traduzione sono frequenti, come nel caso di un romanzo del 2013 dell’autore americano John Grisham, in inglese Sycamore Row, che in italiano è diventato L’ombra del sicomoro, oltretutto con vistosa incongruenza “botanica” nell’immagine della copertina:
Dettagli e altri esempi in L’ombra non è del sicomoro.
Avevo già descritto questi falsi amici anche in un post precedente (2010), per commentare l’improbabile notizia di una turbina eolica “ispirata al seme del sicomoro”.
Silvia:
Oh, sapessi quanti errori di traduzione si trovano nei romanzi…. Uno dei più famosi è “facciamoci un panino” per “let’s have a toast”( se non sbaglio in Casablanca), ma ho letto più di una volta nei polizieschi di una vittima con la gola tagliata da …uno scalpello
Licia:
@Silvia errori purtroppo noti, eppure c’è chi ci casca ancora. Nel mio elenco di falsi amici ho raccolto più di 300 esempi, la maggior parte da traduzioni errate viste nei media italiani.
Agnese:
Quindi cosa si dicono esattamente Humprey Bogart e la Bergam?
Purtroppo non ricordo la scena…..
Molto interessante questo vostro articolo sul sicomoro e gli alberi con cui si potrebbero confondere per un errore di traduzione. Sarebbe credo un grave errore botanico.
Licia:
@Agnese non conosco la scena, ma in inglese toast è anche il brindisi (e il verbo toast significa brindare): dettagli in L’essenza di toast, dove ho descritto anche varie espressioni figurate e ho ricordato che toast in inglese, inteso come cibo, è una singola fetta di pane tostato, senza alcun ripieno, e quindi non ha lo stesso significato di toast in italiano.
Agnese:
Grazie infinite.
Licia:
Annoto anche qui che ho chiesto all’autrice di un articolo su noto quotidiano di spiegarmi il senso dell’affermazione “questo sicomoro (che per la verità era un grande Acer pesudoplatanus, ovvero un acero di montagna, lo diciamo per chiarezza ma è un dettaglio peraltro irrilevante ai fini della nostra storia)” ma non ho ancora ricevuto risposta.