La campagna Open to Meraviglia continua a suscitare polemiche di ogni tipo, anche del tutto ingiustificate come quella sul nome inglese del Lago di Como in tendenza oggi su Twitter. Alcuni esempi:
A scatenare lo sdegno è stato un dettaglio dell’immagine promozionale ambientata al Lago di Como. C’è chi ha ritenuto errato il nome inglese nella didascalia, LAKE COMO, LOMBARDY, convinto che si dovesse invece dire *Como Lake, e poi moltissimi a ruota hanno commentato ridicolizzando la traduzione, però senza accertarsi che fosse davvero sbagliata (no, è corretta!).
È una polemica sconsolante perché indicativa di un livello inadeguato di conoscenze dell’inglese (ed ennesima conferma c’è chi crede a qualsiasi cosa che diventa virale).
Nome propri geografici in inglese
In inglese molti nomi propri geografici che includono il descrittore (<Place>) del tipo di luogo sono del modello the Xyz Place (con articolo determinativo) ma non i nomi dei laghi più conosciuti, che invece di solito seguono il modello Place Xyx (senza articolo).
Esempi di nomi del tipo Place Xyz:
- laghi ➝ Lake Geneva, Lake Victoria, Lake Constance, Lake Michigan, Lake Ladoga, Lake Como, Lake Garda, Lake Maggiore, Lake Trasimeno, Loch Ness, Lough Neagh;
- monti (e vulcani) se denominati dalla parola mount ➝ Mount Olympus, Mount Rainier, Mount Fuji, Mount Stromboli. In genere, però, i nomi dei monti più noti sono indicati solo con il nome proprio, senza descrittore e senza articolo (Everest, Kilimanjaro, Eyjafjallajökull). Fanno eccezione alcuni nomi che prevedono l’articolo nella lingua originale, ad es. il Cervino è The Matterhorn perché in tedesco è Das Matterhorn, ma il Monte Bianco è Mont Blanc.
Esempi di nomi del tipo the Xyz Place (con articolo determinativo) in cui <Place> è omesso per i nomi più noti:
- oceani ➝ the Atlantic [Ocean]
- mari ➝ the Black Sea, the Mediterranean [Sea]
- deserti ➝ the Sahara [Desert]
Sono però indicazioni di massima, non regole ferree. Ad esempio per i fiumi il descrittore può essere usato sia prima che dopo il nome proprio (ma per i più noti viene omesso), sempre con articolo determinativo e spesso con iniziale minuscola: the [river] Thames /tɛmz/, the Amazon River, the Mississippi, the Nile, the river Po o the Po river (ma anche The Po) ecc.
Non è la prima volta che media e social si scatenano su errori inesistenti o propongono correzioni errate. Altri esempi:
► Traduzioni Expo: Not only is it…
► Refuso di Expo 2015 ed errori dei media
► Attacco ad attachment (ma è attaccamento!)
Vedi anche: Open to Meraviglia… and to perplessità
Marco:
Peccato che Lago di Como indichi una zona geografica e non il lago, che non si chiama Como, bensì Lario. Per cui, sì, formalmente Lake Como è corretto, peccato identifichi una cosa inesistente…
Licia:
@Marco Oh! Ma adesso chi glielo dice al Manzoni che quel ramo del lago di Como non esiste ed è invece quel ramo del lago Lario? 🙄
Marilena bonassi:
Licia hai ragione il povero Manzoni aveva confuso i nomi delle montagne e la loro posizione ..ma lui non ha potuto modificare il suo celebre romanzo
Isa:
@Licia Ma se anche qualcuno si assumesse l’arduo compito di risvegliare e rendere edotta la Cara Salma del proprio errore, resta il fatto che in inglese si direbbe Lake Lario e non Lario Lake… che mi sembrava l’argomento del post 😉
Mauri:
Ma se indicassero Lake Lario qualcuno penserebbe che sia il lago di Veronica Lario, quindi un lascito di Berlusconi.
Daniele A. Gewurz:
E Veronica Lake, da sotto la sua lunga ciocca bionda, chiude il cerchio.
Daniele A. Gewurz:
@Marco (o chi altro voglia): Da ignorante romano, posso avere qualche fonte sul fatto che il lago di Como non si chiama in realtà lago di Como? Ovunque io cerchi (Treccani, siti turistici, Wikipedia etc.) sembrerebbe di sì.
John Dunn:
Io avrei detto the (River) Amazon, the (River) Po, ma the East River, the Yellow River, the Moscow River e (probabilmente) the Murray River.
anna:
Da Wikipedia: Gli autori latini designano il lago di Como con il termine latino Larius o, come Polibio, nella forma greca Λάριος, Làrios. Il limnonimo è di origine prelatina. Secondo Alfredo Trombetti deriva dalla radice preindoeuropea *lar- col significato di “luogo incavato”. Alexander Falileyev interpreta la derivazione dal celtico lāro- ʿpiana, suoloʾ < ie. *plāro- < *pelh- ʿlargo, pianoʾ. Si veda anche l'antico irlandese lár ʿsuoloʾ, l'antico cimrico laur ʿplateaʾ, l'antico bretone lor ʿsuoloʾ. A partire dal Medioevo venne chiamato anche lacus commacinus, comacenus o comensis fino al definitivo lago di Como.