Il termine economico inflazione è riconducibile al latino inflatio –onis (gonfiamento) ma ci è arrivato attraverso l’inglese inflation, parola con una storia curiosa: in origine significava flatulenza e solo in seguito ha acquisito il senso di gonfiaggio da cui poi è derivata l’accezione figurata di aumento dei prezzi e declino del potere di acquisto, apparsa nella prima metà del XIX secolo negli Stati Uniti.
Da inflation sono derivati vari termini, alcuni dei quali sono in uso da decenni anche in italiano per descrivere condizioni del sistema economico. Alcuni calchi sono trasparenti perché ricorrono a prefissi ed elementi formativi comuni all’inglese e all’italiano, altri invece risultano meno efficaci:
- deflation, in italiano deflazione, è l’antonimo di inflazione: indica “diminuzione del livello dei prezzi per riduzione della domanda”;
- disinflation, in italiano disinflazione, indica “situazione in cui l’inflazione viene contenuta, provocando però deflazione”, oppure una pausa temporanea nell’inflazione;
- hyperinflation, in italiano iperinflazione, indica “situazione in cui la massa di moneta circolante cresce così rapidamente da perdere quasi del tutto il suo valore”;
- reflation, in italiano riflazione, è una “moderata inflazione indotta con politiche economiche o monetarie al fine di superare una fase di deflazione”;
- stagflation, parola macedonia da stagnation+inflation, in italiano stagflazione o inflazione recessiva, indica “situazione caratterizzata dalla presenza simultanea di fenomeni di stagnazione e inflazione”;
- slumpflation, di cui non ho trovato nessun equivalente italiano, indica una situazione caratterizzata da presenza simultanea di una fase depressiva (slump) e di inflazione crescente.
“Wordflation”
Slumpflation fa parte di una serie di neoformazioni inglesi di tipo xflation, create combinando una parola x, di solito monosillabica, con il segmento –flation che ormai ha assunto una propria funzione suffissale (“libfix”).
Ad esempio, oilflation è l’inflazione causata dall’aumento del prezzo di prodotti petroliferi (oil), taxflation (o braket creep) lo slittamento dell’imponibile in aliquote fiscali più elevate dovuto ad aumento per inflazione, Euroflation l’inflazione in Europa, trainflation l’aumento dei biglietti dei treni, gradeflation (o grade inflation) i voti degli studenti gonfiati per mantenere alta la reputazione di una scuola o università (oppure perché sono diminuite le aspettative sugli studenti). Gli aggettivi corrispondenti si formano con –flationary.
Molte delle parole di tipo xflation sono occasionalismi il cui uso è ristretto per lo più al lessico giornalistico. Non descrivono particolari condizioni del sistema economico ma effetti specifici legati all’inflazione e risultano facilmente comprensibili perché per l’elemento x fanno ricorso a parole del lessico comune (cfr. altri esempi in Affixes: –flation).
Shrinkflation, skimpflation e greedflation
Tra le parole di tipo xflation ce ne sono tre che in questi ultimi anni sono ricorrenti nei media anglofoni perché descrivono conseguenze della situazione economica attuale di cui abbiamo tutti esperienza. Sono parole riprese anche da vari media italiani come prestiti non adattati ma risultano poco trasparenti per chi non riconosce il loro meccanismo di formazione.
- Shrinkflation, da shrink (restringere, rimpicciolire), è il fenomeno per cui il prezzo di un prodotto rimane invariato ma viene ridotta la quantità fornita (in inglese è descritto anche come product downsizing). Esempi: confezione più piccola, stessa confezione ma al suo interno meno prodotto, spessore ridotto delle tavolette di cioccolato, rotolo di carta igienica con meno strappi ecc. In italiano c’è chi ricorre alla parola sgrammatura che però fa riferimento più specifico al peso e non è ricollegabile a una particolare situazione economica.
- Skimpflation, da skimp (lesinare, risparmiare il più possibile), indica invece prezzo invariato ma qualità ridotta, in particolare riduzione dei servizi offerti ma anche uso di ingredienti o materiali più scadenti. Esempi: eliminazione di ogni tipo di omaggio, nei bagni degli alberghi non più campioncini di vario tipo ma unico dispenser di sapone attaccato al muro, sacchetti per l’immondizia così sottili che si rompono subito, orari ridotti per l’assistenza clienti, tempi di attesa più lunghi per una risposta ecc.
- Greedflation, da greed (avidità), descrive la scelta di produttori o fornitori di servizi di aumentare i prezzi più del necessario per aumentare i profitti e attribuirli all’inflazione, o di mantenerli alti anche se nel frattempo il prezzo delle materie prime o dei costi di produzione è calato.
- Excuseflation è l’aumento dei prezzi con la scusa (excuse) di cambiamenti nelle condizioni economiche, politiche o sociali a cui vengono imputati costi più alti. È una parola d’autore coniata all’inizio del 2023 dai giornalisti Tracy Alloway e Joe Weisenthal. [voce aggiunta]
Per potenziali equivalenti italiani ritengo improponibili tentativi di calco del modello inglese, anche perché non disponiamo di parole monosillabiche che si prestino a formare composti simili, oltretutto nel tipico ordine inglese determinante+determinato. Credo che l’unica opzione fattibile sarebbe il ricorso a locuzioni descrittive del tipo inflazione + aggettivo.
A proposito di calchi, lo sono anche inflazione strisciante e inflazione galoppante, modellati su creeping inflation e galloping inflation.
Vedi anche: Parole del 2023: aridificazione, policrisi…
Aggiornamento – Collins Dictionary ha incluso greedflation tra le parole dell’anno 2023:
In italiano è stata resa da alcuni con inflazione da avidità.
Definizioni dei termini usati anche in italiano dal Vocabolario Zingarelli