Alcuni titoli apparsi qualche ora dopo la conclusione delle primarie dei PD del 26 febbraio 2023:
A giudicare dalle parole evidenziate, si direbbe che Stefano Bonaccini, gran signore, con degnazione indulgente abbia acconsentito che Elly Schlein diventi la nuova segretaria del PD.
In italiano concedere qualcosa [a qualcuno] significa accordare dando il proprio formale assenso, autorizzare, elargire, dare come favore o per magnanimità o benevolenza, ad es. rivolgendosi a subalterni. Bonaccini non ha però alcuna carica all’interno del partito che gli dia queste prerogative, tantomeno gli spettano per anzianità o in quanto uomo, e infatti si è limitato ad ammettere la propria sconfitta e a riconoscere la vittoria dell’avversaria.
Modelli americani per politica italiana
Nelle cronache elettorali, affermare che un candidato ha concesso la vittoria dell’avversario è un errore ricorrente che però finora avevo visto solo in traduzioni dall’inglese nel contesto delle elezioni presidenziali americane.
Chi usa la locuzione concedere la vittoria dimostra di avere scarse competenze linguistiche: non riconosce il falso amico concede in inglese e non padroneggia accezioni e costruzioni del verbo concedere in italiano: dettagli in Trump NON deve CONCEDERE la vittoria a Biden, dove ho descritto anche concession speech (usato per l’intervento con cui Bonaccini ha preso atto del risultato!).
Lo scimmiottamento di modelli linguistici americani nelle cronache elettorali italiane è sempre più evidente, come dimostrano anche l’espressione too close to call per descrivere l’impossibilità di dichiarare chi ha vinto prima della fine dello spoglio e il calco chiamare per indicare il presunto vincitore, descritti in …until the fat lady sings.
Grazie a @Hidegkuti78, @twittatore e @sonospento per gli spunti.
Paolo:
A questo punto sorge la domanda: dove formano le proprie abilità linguistiche i titolisti dei media italiani?
Alessandro:
@Paolo
Prima del dove si formano io mi chiederei se si formano…