Questi esempi illustrano un uso particolare di domanda e risposta, molto informale e tipico dei social, che ricalca un modello inglese altrettanto colloquiale:
– How much do you like spicy food?
– Yes
“How many times have you watched it?”
Me: “Yes”
Consiste nel rispondere con yes in inglese, e di conseguenza sì in italiano, a una frase interrogativa che invece non prevede questo tipo di risposta. In questo uso yes e sì non funzionano come affermazioni ma come avverbi di quantità con un nuovo significato simile a “moltissimo”, “tantissimo”, o in alternativa “in grande misura”, “il massimo” ecc.
Interrogative totali e parziali
La risposta anomala sì mette in evidenza le caratteristiche di due diversi tipi di interrogative dirette, totali e parziali.
Nelle interrogative totali – ad es. hai già mangiato? – la domanda riguarda tutto l’insieme della frase, a cui generalmente si risponde con gli avverbi sì o no (o alternative che li sottintendono, come grazie, oppure non so). Sì e no sono detti avverbi olofrastici (“che hanno il significato di un’intera frase”) in quanto equivalgono a quanto detto nell’intera frase interrogativa di cui confermano o negano l’esistenza o la verità: ti è piaciuto il film? Sì [mi è piaciuto il film]. In italiano, a differenza di altre lingue*, le interrogative totali di solito non hanno contrassegni particolari: nel parlato sono identificate dall’intonazione e nello scritto dal punto interrogativo.
Nelle interrogative parziali – ad es. quando hai mangiato? – la domanda riguarda invece solo una parte degli elementi della frase su cui si richiede una risposta (ad es. “quando”) ed è sempre introdotta da specifici elementi interrogativi come pronomi e aggettivi (ad es. chi, quale, che cosa) e avverbi (ad es. dove, come, perché).
La sequenza Quante volte hai visto tutta la saga? Sì ci appare quindi anomala perché a un’interrogativa parziale viene data la risposta previsa per un’interrogativa totale.
In inglese le interrogative totali si chiamano yes-no questions oppure polar questions. Le interrogative parziali si chiamano invece wh-questions (dalle iniziali degli elementi interrogativi who, what, which, where, when, why + how) oppure constituent questions o non-polar questions.
Interrogative alternative
In inglese l’uso non standard dell’affermazione yes si nota anche nelle interrogative alternative o disgiuntive (alternative questions), le domande che offrono due o più possibilità di scelta:
– Do you prefer idols who can only sing or only dance?
– Yes
Wife: Would you like grilled chicken, pizza, or hamburger for dinner?
Me: Yes
Il modello è ricalcato anche in italiano ma al momento non pare altrettanto diffuso.
Per saperne di più: Interrogative dirette di Giuseppe Patota nell’Enciclopedia dell’Italiano Treccani.
* Una peculiarità dell’italiano è che è una delle poche lingue europee che usano quasi esclusivamente l’intonazione per marcare le interrogative totali, a differenza di altre lingue che invece ricorrono alla morfologia o alla sintassi, come si può vedere nella sezione Polar Questions del progetto The World Atlas of Language Structures.
John Dunn:
È vero che nel russo c’è una particella interrogativa, ma esiste anche la possibilità di marcare le interrogative totali solo con l’intonazione. Quindi la carta è solo parzialmente corretta.