È di fine novembre 2022 la notizia che sono stati ufficialmente aggiunti quattro nuovi prefissi al Sistema internazionale di unità di misura:
I prefissi ronna (1027) e quetta (1030) serviranno a rappresentare quantità estremamente grandi, in particolare di dati, mentre ronto (10-27) e quecto (10-30) potrebbero essere usati per quantità estremamente piccole. Esempi che danno un’idea dell’ordine di grandezza: la Terra pesa circa un ronnagrammo e la massa dell’elettrone è circa un quectogrammo.
Origine dei nomi
I nomi appaiono insoliti ma sono il risultato di anni di lavoro e seguono criteri di denominazione precisi, familiari a chi si occupa di terminologia. Sono sintetizzati in How Many Yottabytes in a Quettabyte? Extreme Numbers Get New Names, un articolo di Nature che riporta un’intervista al metrologo Richard Brown.
Bisognava innanzitutto evitare che si affermassero nomi di prefissi informali non ufficiali come hella e bronto per 1027 che avevano già iniziato a circolare, problematici perché creavano incongruenze e ricorrevano a simboli che erano già assegnati ad altri prefissi o unità di misura.
I nuovi prefissi ufficiali sono stati denominati attraverso la collaborazione di esperti di vari paesi che si sono invece attenuti a criteri specifici:
➤ distintività conferita da nomi univoci che non si possano confondere con nomi già esistenti;
➤ iniziale del nome determinata dalle uniche lettere dell’alfabeto latino ancora disponibili per poter essere usate come simboli: R (e r) e Q (e q);
➤ assonanza con parole che indicano numeri in greco o in latino: ronna e quetta dovrebbero in qualche modo ricordare ennéa e déka, i numeri 9 e 10 in greco (ma quetta è una soluzione di ripiego in sostituzione di quecca, scartato perché simile a una parola volgare in portoghese);
➤ coerenza con suffissi già approvati dal 1991 in poi, accomunati da terminazione con consonante geminata e lettera finale –a per numeri molto grandi e due consonanti distinte e lettera finale –o per numeri molto piccoli, come si può osservare per zetta 1021 e yotta 1024 vs zepto 10-21 e yocto 10-24.
Immagino siano stati considerati anche altri criteri non citati esplicitamente nell’intervista, come lunghezza non superiore a 6 caratteri e una sequenza di lettere che per chi opera in ambito scientifico risultasse sufficientemente familiare e facilmente pronunciabile, non solo in inglese ma anche in altre lingue.
Vedi anche
Altri esempi di meccanismi di formazione di terminologia scientifica ma con uso sistematico di suffissi:
► Dalle zeppole ai magnoni e alle sparticelle
► Come si denominano i nuovi elementi chimici
Un esempio con criteri invece poco precisi:
► COVID-19: nuovi nomi per le varianti VOC e VOI
Grazie a @dr_0x0 per lo spunto
Sandra Muzzolini:
Ho scoperto che Quetta è un nome esistente, è una città in Pakistan
Licia:
@Sandra, un caso di Quando l’iniziale fa la differenza 😉