Notizia dall’Inghilterra del 14 ottobre 2022:
Alla National Gallery due attiviste hanno lanciato il contenuto di lattine di Heinz Tomato Soup contro un quadro di Van Gogh (nella foto il risultato è la vistosa chiazza arancione che imbratta il vetro protettivo del dipinto).
I media italiani che hanno riportato la notizia hanno usato la traduzione letterale zuppa di pomodoro, un dettaglio che non cambia la descrizione del gesto ma che consente di evidenziare alcune differenze tra i concetti di zuppa in italiano e soup in inglese, già descritte in Non solo zuppa!
In entrambe le lingue si tratta di pietanze che si mangiano con il cucchiaio, ma caratterizzate da diverse consistenze, preparazioni e combinazioni di ingredienti.
Zuppa
In Italia una zuppa è principalmente una minestra in brodo che può essere fatta con vari tipi di ingredienti (ma non pasta), in genere servita con fette o pezzi di pane tostati o fritti. Il nome deriva dal germanico suppa, “fetta di pane inzuppata” (da cui il modo di dire se non è zuppa, è pan bagnato per descrivere cose sostanzialmente equivalenti).
Soup
Nell’inglese britannico in generale soup indica invece una pietanza liquida omogenea e piuttosto densa, non brodosa, a cui spesso viene aggiunta panna (con il latte, è l’ingrediente che conferisce il caratteristico colore arancione alla nota tomato soup usata dalle attiviste).
In italiano non descriviamo questo tipo di piatto come zuppa ma, a seconda degli ingredienti e delle modalità di preparazione, lo chiamiamo crema, vellutata o passato.
Nell’inglese americano invece soup tende a essere una preparazione più brodosa con pezzi di carne o verdura (stew per gli inglesi) e può contenere anche pasta, riso, orzo ecc.
La linguista Lynne Murphy ha descritto le principali differenze tra le due varietà di inglese in prototypical soup e poi nel libro The Prodigal Tongue, da cui è tratta questa sintesi:
Un esempio tipico americano è chicken soup, la minestra di pollo e verdure che nella tradizione popolare aiuta a guarire dalle malattie da raffreddamento.
Altre differenze tra inglese e italiano si possono evincere dalla rappresentazione grafica di Visuwords che mostra i concetti coordinati che hanno soup come iperonimo:
Si notano vari piatti di cucina internazionale che in inglese possono essere descritti come kind of soup ma che in italiano non identificheremmo come tipo di zuppa, ad es. consommé (brodo ristretto) o potage (minestra o passato di verdure).
Anche in alcuni usi figurati si riscontrano differenze simili, ad esempio in biologia il concetto di primordial soup è stato reso in italiano con brodo primordiale.
Zuppa in italiano e soup in inglese sono quindi un altro esempio di anisomorfismo, l’impossibilità di far corrispondere tutti i significati di una parola in una data lingua a tutti i significati di una parola in un’altra.
Altri esempi alimentari in cui non c’è piena corrispondenza tra quanto viene evocato dalla parola inglese e dalla parola italiana in apparenza equivalente:
► Fungo e mushroom
► Storie di biscotti (e di denti)
► Cibo e cultura (butter e burro)
► Pasta salad e insalata di pasta
► Traduzione enogastronomica (caffè e tè)
► Di Android Pie, torte, porzioni e traduzioni
► Differenze culturali: come si mangia la pizza
Gianmaria Lari:
Grazie Licia!! Interessante!
Tukler:
Ho visto proprio pochi giorni fa l’episodio 4 della stagione 6 di “This is us”, dove la “Tomato soup” viene menzionata e mostrata più volte (con generose inquadrature sulle lattine Campbell’s e Heinz in diversi periodi storici), e il piatto preparato viene sempre descritto come “zuppa di pomodoro e wurstel”, mentre si inquadra una “soup” in un piatto fondo con wurstel in un piattino a fianco.
Fastidiosissimo perché quello che si vede non è per niente quello che in italiano corrisponderebbe alla descrizione nel dialogo.
Ma diciamo che proprio questa stagione della serie ha un doppiaggio funesto in generale, nella prima puntata per un’intera scena di diversi minuti non è stato doppiato un personaggio, che parla senza emettere suoni, cosa davvero mai vista prima!
alessandro:
Per i doppiatori (meglio: per i direttori del doppiaggio), di qualsiasi serie e di qualsiasi film, soup è immancabilmente zuppa. Probabilmente, se glielo si facesse notare, tirererebbero fuori la solita scusa del «labiale».
John Dunn:
Purtroppo non sono d’accordo con la tua definizione di ‘soup’ nel inglese britannico. Nel mio inglese yorkshiriano-scozzese (ma non solo, penso) ‘soup’ indica qualsiasi pietanza liquida consumata come primo piatto. Quindi ‘soup’ può essere brodosa o meno, densa o meno, omogenea o meno (p.es. minestrone soup*, ma anche i ricchi piatti russi tipo borshch, shchi o soljanka sono ‘soup’). Infatti, come indica la grafica di Visuwords, ‘soup’ è un termine generico e è uno di quelli che non hanno un’equivalente in italiano (come, p. es. deer, owl, plum).
*Come nel gioco di parole degli anni sessanta:
What’s brown and dangerous?
Minestrewn soup.
Licia:
@John, grazie per i dettagli, ma non a caso ho specificato in generale e Lynne Murphy usa prototypical / prototype. Siamo però d’accordo che nella maggior parte dei casi le pietanze del tipo x soup, dove x indica gli ingredienti caratterizzanti (leek and potato soup, mushroom soup, carrot and lentil soup… ) non sono brodose?
Poi ovviamente ci sono le differenze locali, come in italiano. Il mio esempio preferito è minestra, che in Romagna, ma non altrove, è un primo piatto di pasta con condimento asciutto: tagliatelle, garganelli e strozzapreti sono esempi tipici di minestra.
John Dunn:
Probabilmente è così, ma anche quando la parola ‘soup’ non è presente (p. es. quando si usa un termine come bisque, broth, chowder, consommé), rimane ‘sul fondo’ come iperonimo:
Clam chowder is a type of American shellfish soup .
Consommé is a type of thin clear soup.
Licia:
@John, vedo che c’è parecchia confusione anche in italiano! 😁
Alcuni titoli di notizie del 4 novembre:
John Dunn:
Grazie! Per The Guardian e The Independent si trattava di pea soup.