Il 26 settembre la Giornata europea delle lingue festeggia la diversità culturale e linguistica dell’Europa e promuove l’importanza dell’apprendimento delle lingue e del plurilinguismo. Nel sito ufficiale si trovano informazioni sugli eventi organizzati in tutta Europa, giochi, quiz e curiosità varie sulle lingue europee.
In tema con la giornata multilingue, dall’archivio del blog:
► Per identificare le lingue europee a colpo d’occhio, un grafico che consente di distinguere lingue simili grazie combinazioni di lettere e caratteri diacritici unici di ciascuna lingua;
► L’idioma dei giornalisti, con errori “linguistici” ricorrenti nei media e con la differenza tra madrelingua e lingua madre;
► Graecum est, non legitur → It’s all Greek to me per un grafico delle lingue metaforicamente incomprensibili (ad es. “parlare arabo” in italiano);
► Shibboleth, un’origine cruenta, sulle parole usate come segno di riconoscimento (con l’esempio di una parola ucraina impronunciabile per i russi);
► Con caffè e tè è facile intendersi, due internazionalismi;
► Parodie translinguistiche, il meccanismo umoristico di due noti memi che funzionano grazie ad aspetti prosodici comuni a diverse lingue.
Per concludere con un sorriso “europeo”, un vecchio sketch di Rowan Atkinson:
(versione con sottotitoli qui)
Daniele A. Gewurz:
Posso spezzare una lancia contro l’uso di “diversità” come se fosse un sinonimo di “eterogeneità” e simili? Una cosa è diversa _da un’altra_, non è diversa e basta (intendendo che contiene al proprio interno molte differenze). La “diversità culturale e linguistica dell’Europa” è inoppugnabile: culturalmente e linguisticamente l’Europa è diversa dall’Africa, dall’Asia etc., ma suppongo che qui si intenda che in Europa ci sono molte lingue e culture diverse, concetto che io esprimerei con “eterogeneità”, “varietà” etc.
Licia:
@Daniele diversità però da tempo viene usato nel senso di “che contiene al suo interno elementi diversi”. Il Devoto-Oli ad es. ha come seconda accezione “molteplicità, varietà” (con l’esempio diversità di colori) e tra i sinonimi di eterogeneità ha anche diversità. All’origine di questa accezione potrebbe esserci un’interferenza dell’inglese diversity ma difficile stabilirlo con certezza perché ormai in uso da decenni.
Daniele A. Gewurz:
Già. Il Treccani invece è più conservatore, vedo. Se l’uso è questo amen, ovviamente, ma a me personalmente pare più utile mantenere la distinzione, anche perché sono facilmente pensabili frasi in cui sono ammissibili entrambi i significati.
Lele:
@Licia
@Daniele A. Gewurz
Chiedo scusa per l’OT
Leggendo il primo commento di Daniele A. Gewurz – mi auguro che non me ne voglia – mi è subito balzata agli occhi una stranezza:
Posso spezzare una lancia contro l’uso di “diversità” […]
Ho sempre usato e sentito usare l’espressione “spezzare una lancia” con un’accezione positiva: spezzare una lancia a favore di qualcuno, mai spezzare una lancia contro qualcuno o qualcosa. Consultato qualche vocabolario non ho trovato riscontri del contrario.
Cosa ne pensate?