Epistemic trespassing è un termine coniato dal filosofo canadese Nathan Ballantyne nel saggio omonimo Epistemic Trespassing. Descrive il comportamento di intellettuali, scienziati, ricercatori o esperti in una particolare disciplina che si esprimono anche in ambiti non di loro diretta competenza.
Ballantyne fa l’esempio di Linus Pauling, vincitore di un premio Nobel per la chimica e uno per la pace, che negli ultimi anni della sua vita si era dedicato alla medicina alternativa e aveva promosso terapie a base di dosi massicce di vitamine che però non avevano alcuna validità scientifica.
Esistono tre tipi di epistemic trespasser. Sono esperti o studiosi che intervengono in un campo diverso dal proprio senza però avere
1 le conoscenze necessarie per quel campo
2 le competenze necessarie per quel campo
3 né le une né le altre.
Durante la pandemia abbiamo visto molti epistemic trespasser anche in Italia, ad esempio esperti di diagnostica che disquisiscono di epidemiologia, oppure dentisti, filosofi, economisti o ingegneri che si improvvisano “covidologi”. Sono ospiti ricorrenti dei talk show e c’è una descrizione di Ballantyne che mi sembra molto adatta: Experts on a public stage are cast in the role of the ‘public intellectual’ or ‘celebrity academic’*.
Per denominare in italiano il concetto di epistemic trespassing potremmo ricorrere all’espressione sconfinamento epistemico.
* Celebrity academic mi ha fatto pensare al neologismo italiano virostar, nome sarcastico dato ai virologi con grande visibilità mediatica e modellato sullo pseudoanglicismo archistar.
Riferimenti: Epistemic Trespassing di Nathan Ballantyne
Vedi anche: Ultracrepidarian (chi non è esperto di nulla e si esprime su temi di cui non ha nessuna conoscenza o competenza)
Nuovo post: Expertise o esperienza? sui diversi concetti espressi dalle parole inglesi experience ed expertise.