Questo scambio di tweet rivela che non tutti sanno cos’è una mandolina. I correttori ortografici non riconoscono la parola e finora solo alcuni dizionari l’hanno lemmatizzata.
Tra questi, il Dizionario Zingarelli indica come prima occorrenza di mandolina il 1999 e dà la definizione “utensile consistente in un supporto genericamente di metallo o plastica provvisto di una lama regolabile e talora di grattugie per affettare più o meno sottilmente verdure, patate ecc.”. La voce contiene anche un dettaglio inaspettato: etimologia incerta.
Il Dizionario Devoto-Oli invece indica der. di mandolino e infatti non è difficile vedere l’associazione tra il supporto dell’utensile e la superficie della cassa dello strumento musicale, e tra la lama e il foro di risonanza.
Forse etimologia incerta va interpretato come mancanza di informazioni sulla provenienza del nome. Ritengo sia probabile il calco lessicale direttamente dal francese mandoline (che è anche il nome dello strumento musicale, dall’italiano mandolino) oppure dall’inglese mandoline [slicer], riconducibile al francese e allotropo di mandolin, lo strumento musicale.
L’adozione del nome in inglese precede quella in italiano, come si può ricavare dal grafico di Google Ngram Viewer che mostra riferimenti all’utensile in libri in inglese già nella seconda metà degli anni ‘80:
Anche in spagnolo, catalano e portoghese questo tipo di affettaverdure è conosciuto come mandolina, che quindi è un internazionalismo.
Mandolino
Nessun dizionario italiano registra invece la risemantizzazione di mandolino come nome alternativo di un colagnocchi che ha la stessa forma dello strumento.
Probabilmente non è un uso molto diffuso ma ne ho accennato perché mi pare peculiare che uno strumento musicale abbia dato il nome a due utensili che non hanno nulla in comune, uno di genere femminile e l’altro maschile.
Mandolino fa pensare anche a chitarra, il telaio per fare gli spaghetti alla chitarra abruzzesi.
Altri nomi particolari in cucina
A parte gli oggetti di uso comune, non sono molto ferrata sui nomi degli strumenti da cucina destinati ad operazioni molto specifiche, però ci sono altri due nomi che trovo molto particolari.
Uno è planetaria, l’elettrodomestico per impastare che nasce da una metafora: è “così chiamato perché il suo braccio gira su sé stesso e contemporaneamente compie un movimento rotatorio”.
L’altro è Nonna Papera, la macchinetta per tirare la pasta. L’origine non è del tutto chiara ma pare che lo strumento fosse noto come “macchina della nonna” e che poi, grazie a una trasmissione televisiva, sia diventato Nonna Papera, un esempio insolito di antonomasia.
Vi vengono in mente altri nomi di strumenti o utensili da cucina che hanno nomi curiosi? Se sì, aggiungeteli ai commenti!
A proposito di attrezzi usati in cucina, vedi anche:
► Rolognese
► Forchiaio o cucchietta?
► Ma “pimer” che lingua è?
► Definizioni, interferenze culturali… e purè! (potenziali problemi di traduzione tra italiano e inglese)
Definizione di planetaria dal Vocabolario Devoto-Oli
Cesare G. Rossi:
Ciao! L’altro nome buffo è “marisa” o “leccapentole”.
https://it.wikipedia.org/wiki/Spatola_(attrezzo)
Sono di plastica con manico lungo per evitare di infilare la mano nei contenitori. È anche detta “marisa” o, in francese, “maryse”
De Luigi ne fa un divertente pezzo comico qui:
https://youtu.be/9zCQmkLASyc
Minuto 3:09
Mauro:
Confesso: mai sentito mandolina/o in questi ambiti.
Il primo oggetto lo ho sempre sentito come affettaortaggi (o variazioni sul tema), il secondo come colino (neanche colagnocchi, proprio colino).
Flavia:
Leccarda o Ghiotta: https://www.treccani.it/vocabolario/leccarda/
poi, va be’, tutta la serie delle Casse e Cassi e loro derivati che in dialetto veneto indicano i mestoli.
Flavia:
Anche Salamandra (da cucina) è un nome curioso, chissà a cosa si riferisce : https://www.forniturealberghiereshop.it/2019/08/22/salamandra-da-cucina-a-cosa-serve/