Questa coppia di tweet praticamente identici evoca le due frasi tormentone dei campionati di calcio Euro 2020: it’s coming home (origine qui) trasformato in it’s coming [to] Rome.
Il gioco di parole ricorre a uno dei meccanismi che mi piacciono di più: in enigmistica si chiama scambio di consonanti mentre in linguistica è un esempio di coppia minima, due parole di una stessa lingua che si differenziano per un solo fonema, collocato nella stessa posizione in entrambe, che è sufficiente a distinguerle conferendo loro significati diversi.
Nel caso di home /həʊm/ e Rome /rəʊm/ la coppia minima funziona anche graficamente, con uno scambio di singole consonanti. È una corrispondenza che nell’ortografia inglese non è sempre scontata, come mostrano gli esempi di Coppia minima per sorridere in absentia.
Ne ho parlato ieri con Massimo Persotti nel programma Salvalingua a Radio Radio. Ho fatto l’esempio della coppia minima italiana prendere / capire Roma per Toma ma potrei aggiungere anche una frase usata in cronache calcistiche capitoline, Roma doma.
Abbiamo inoltre accennato ad alcuni modi di dire in inglese, italiano e ungherese e abbiamo commentato un video virale nei giorni scorsi con protagonista un’esilarante traduzione letterale dall’italiano all’inglese del cuoco italiano Gino D’Acampo.
Enrico:
Quello che ha fatto Poste Italiane non è una copia minima ma una COPIA MASSIMA del tweet di Royal Mail! 😜
Marco:
Un dubbio: si può tradurre “It’s coming Rome” con “Sta arrivando Roma” o è proprio un obbrobrio grammaticale?
Licia:
@Enrico chissà se concordato oppure copia sfacciata (anche perché un pallone spedito home con francobollo italiano non ha molto senso…).
@Marco senza preposizione è agrammaticale però in questo caso prevale il gioco di parole.