Prendo spunto dal commento di una lettrice per evidenziare un calco dall’inglese molto diffuso in comunicazioni varie online. Sul modello di feel free to… si viene esortati a sentirsi liberi di scrivere email, telefonare, compilare moduli o partecipare a sondaggi, contattare servizi di supporto, usare social o canali specifici per commentare, richiedere informazioni, condividere contenuti o agire in vari altri modi.
Chi ricorre a questa espressione a quanto pare non è consapevole che in italiano si dice a qualcuno di sentirsi libero di fare qualcosa per indicargli che non deve sentirsi condizionato o vincolato in alcun modo perché ha piena facoltà di agire, ad es. sentitevi liberi di amare chi volete oppure anche sentiti libero di andartene se non hai voglia di stare qui (“non farti problemi ad andartene”). Ma non è questo il significato di feel free to… in inglese.
Feel free to do something
In inglese [please] feel free to do x è una formula di cortesia per invitare o esortare qualcuno a fare qualcosa, se ne ha voglia. Spesso equivale a non esitare a fare x. Ad esempio, una frase come feel free to share this information with other enthusiasts incoraggia a condividere informazioni con altri appassionati; in italiano diremmo non esitate a condividere… vi invitiamo a condividere o anche, più informalmente, condividete pure queste informazioni… o anche se vi va / se volete, condividete queste informazioni…
Alcuni esempi d’uso che mostrano che feel free non è un’esortazione a non sentirsi vincolato ma un invito a fare qualcosa, se se ne ha voglia:
· feel free to use the #lingcomm hashtag
· feel free to contact me if you are interested
· feel free to share the quiz with your friends!
· feel free to retweet / share with your contacts
· if you know me, feel free to click that follow button!
· feel free to email me with any doubts or questions
· feel free to put all your wishes or ideas in the comments!
· feel free to share it with people you think might appreciate it
· feel free to let me know if you have any thoughts or questions
· on my YouTube channel I will be sharing more clips so feel free to subscribe.
In altri contesti feel free to do x può essere anche una rassicurazione informale che si può fare qualcosa perché se ne ha il permesso: feel free to help yourself to more cake può essere usato in modo simile a non fare complimenti, prendi ancora torta o anche se ti va ancora torta, serviti pure!
La locuzione feel free può essere usata informalmente anche per rispondere affermativamente a una richiesta, ad esempio alla domanda Can I use your bathroom? si può rispondere Yes, feel free. In italiano useremmo un enfatico prego! oppure fai pure! o accomodati o simili.
Alcuni esempi di interazioni:
– Can I bring my dog into your office?
– Yes, feel free to bring your dog in to visit us!
– Are digicams allowed at the event?
– Yes, feel free to bring your camera with you.
– Can a gluten free traveller bring any food on your flights?
– Yes, feel free to bring your own food onboard.
– Do you mind if I use your song for one of my vlogs?
– Feel free to use it with credits!
In italiano in contesti simili l’uso di sentirsi liberi sarebbe molto forzato e per me un chiaro esempio di interferenza dell’inglese. Ma ormai è una locuzione così frequente (prestito camuffato) che probabilmente quasi nessuno ci fa più caso!
Out vs fuori
Un altro calco dall’inglese sempre più diffuso è fuori. Esempi:
L‘aggettivo inglese out riferito a libri, musica, film o altri prodotti equivale a pubblicato, uscito, disponibile, sul mercato, in commercio ecc. Esempio: the new album is out on 4 June in italiano standard si direbbe il nuovo album esce il 4 giugno, e allo stesso modo anche il brano del trio Fedez, Berti, Lauro e l’album di Mahmood usciranno l’11 giugno. Nelle date indicate album e singoli non saranno fuori ora (in inglese out now) ma banalmente usciti.
Nel tweet di Fedez si nota anche un esempio di ortografia influenzata dall’inglese: il nome del mese Giugno scritto erroneamente con l’iniziale maiuscola (cfr. Maiuscolite d’Estate).
Vedi anche: Dove’è out there? Non sempre è là fuori
Aggiornamento – Come prevedibile, l’uscita del singolo di uno degli esempi è stato annunciato ricorrendo a fuori ora:
Luca:
Devo ammettere di aver usato anche io la locuzione “sentitevi liberi di” ma proprio con l’accezione inglese ovvero come invito cortese a fare una cosa. Non avevo idea fosse un calco dell’inglese.
mav:
“Non esitate a contattarci”, o “non esitate a chiedere” suonano familiari perché le abbiamo sentite e risentite, ma personalmente, se mi fermo a rifletterci su, suonano come bizzarre raccomandazioni tratte da Indiana Jones o Guerre Stellari.
Nel contattarci, mi raccomando, NON ESITATE! o “essi” percepiranno la vostra esitazione e vi mangeranno.
Jeanne:
Non finisce mai! Hai fatto bene ad elencare tutti questi esempi e hai capito perfettamente il significato della frase. Anglicismi come questo, se si puo’ chiamarlo cosi, pongono un problema acuto perche’ e’ difficile forse avvertirli … cioe’, le parole sono italiane ma il senso, invece, no.
Io comunque mi sono lamentata in una lettera a Aldo Cazzullo! Puoi leggerlo qui (non so se verra’ mai pubblicata):
https://ciambellina.blogspot.com/2021/05/lo-dico-al-corriere-basta-con-gli.html
Irina:
Grazie! 🙂
Nella mia lingua c’è un anglicismo che mi dà davvero fastidio: Si dice sempre di più “mentale Gesundheit” invece di “psychische Gesundheit” perché in inglese si dice “mental health”. L’aggettivo “mental” esiste in tedesco, ma il senso non è esattamente lo stesso.
In italiano cosa si usa?
Licia:
@Jeanne facci sapere se la lettera verrà pubblicata!
@Irina in italiano si dice proprio salute mentale, igiene mentale ecc.