Per descrivere l’arrivo su Marte del rover Perseverance vari media hanno usato le parole ammartaggio e ammartare che sui social hanno scatenato discussioni tra chi sosteneva che fossero inappropriate e chi invece le riteneva più precise di atterraggio e atterrare.
Atterraggio o ammartaggio?
La risposta si trova facilmente in qualsiasi dizionario: la manovra con cui un mezzo aereo prende contatto con il suolo o un’altra superficie si chiama atterraggio, indipendentemente dal pianeta dove avviene.
La parola ammartaggio, come poi anche accometaggio, ha come modello allunaggio, che a sua volta ha origine dalla rianalisi di atterraggio in cui l’elemento –terra- è stato reinterpretato arbitrariamente come Terra (pianeta) anziché terra (suolo).
In ambito tecnico va sempre usato il termine atterraggio. La parola ammartaggio non è “sbagliata” ma va riservata a contesti che non hanno pretesa di dare informazioni specialistiche, ad esempio notizie sui media generalisti o discussioni informali.
Avrei invece evitato questo uso di ammartare perché descrive una missione, che è un nome astratto, e quindi è improbabile che le si possa attribuire una manovra:
Probabilmente è una traduzione* della parola inglese landed, che però ha un uso più ampio.
Parole cometa ☄
Mi piace descrivere ammartare e ammartaggio come “parole cometa”, un’espressione che mi sono inventata per differenziarle dagli occasionalismi (“parole meteora”), e cioè i neologismi destinati ad avere vita breve e non rimanere nell’uso perché si riferiscono a una situazione particolare e non duratura. Anche le “parole cometa” hanno grande visibilità per un periodo limitato però, proprio come parecchie comete, non scompaiono definitivamente ma prima o poi ritornano.
Ho già descritto ammartaggio nel 2012 per il rover Curiosity; ne ho registrato la ricomparsa nel 2016 per il lander Schiaparelli e nel 2018 per la sonda InSight.
La parola però è più vecchia: risale al 1969, ai tempi dello sbarco dell’uomo sulla Luna che faceva ipotizzare quando sarebbe avvenuto anche su Marte. Ha avuto maggiore visibilità nel luglio 1976, con l’atterraggio su Marte del lander della sonda Viking 1, e in seguito è ricomparsa in occasione di ogni nuovo arrivo sul suolo marziano.
Altri esempi di “parole cometa” che appaiono, scompaiono, ritornano brevemente e poi spariscono di nuovo sono alcune parole della politica e delle prassi parlamentari, come canguro, e alcuni nomi usati ad effetto nei media per alcuni fenomeni meteo ricorrenti, ad es. Burian per le ondate di freddo di febbraio e lo pseudoanglicismo Big Snow per nevicate copiose.
Genere e pronuncia di Perseverance
Ho notato che il nome proprio Perseverance non è stato trattato allo stesso modo dai media: c’è indecisione sul genere (atterrata e ammartata vs atterrato e ammartato ) e c’è anche chi ha fatto precedere il nome dall’articolo determinativo:
► la Perseverance, femminile come sonda oppure come il genere del sostantivo italiano perseveranza; l’uso dell’articolo potrebbe avere come modello i nomi di alcuni veicoli (ma mi vengono in mente solo automobili, ad es. la Golf);
► il Perseverance, maschile come rover; l’uso dell’articolo potrebbe avere come modello il nome di alcuni razzi (ad es. il Saturn V, lo SpaceX).
Ci sono indecisioni anche sulla pronuncia di perseverance. Indicativamente: /ˌpɜːsɪˈvɪərəns/ nell’inglese britannico e /ˌpɜrsəˈvɪrəns/ in quello americano.
Vedi anche:
🚀 Accometaggio: parola “meteora” o “cometa”?
🚀 “Cicale linguistiche”, una metafora americana
🚀 Quando l’iniziale fa la differenza (terra vs Terra)
Altri dettagli sui genere dei forestierismi in Il genere di photobomb.
* Un altro particolare che fa pensare alla fonte inglese per la frase La missione Mars 2020 della Nasa è ammartata […] Ha portato il nuovo rover Perseverance e il piccolo elicottero Ingenuity è l’aggettivo piccolo usato con funzione attributiva. Per indicare dimensioni ridotte in italiano preferiamo usare affissi diminutivi, come ad es. minielicottero o più informalmente eliocotterino, o in alternativa altri aggettivi, ad es. elicottero miniaturizzato.
Martina:
Un rapido commento sul genere. Tradizionalmente in inglese le navi, gli aeroplani e aeroscafi in genere e le astronavi sono al femminile, quindi anche Perseverance è una “girl”. Sarebbe carino che anche la stampa italiana si adattasse a questo standard, non soĺ per “political correctness” ma anche per analogia con “astronave” e la traduzione “Perseveranza”. I miei due centesimi da nerd 😉
CarloGiulio:
Tempo fa, per criticare l’utilizzo di termini come ammartaggio che pretendono di utilizzare il nome dell’oggetto celeste su cui la sonda atterra, qualcuno scrisse che non avrebbe voluto essere il giornalista che commentava l’arrivo sulla cometa 73P/Schwassmann–Wachmann 🙂
Purtroppo non mi ricordo più l’autore della frase.
Andrea P:
Ciao Licia,
è curioso anche come Ingenuity per noi in Italia (e credo anche in Spagna, sul francese non sono preparato) abbia un richiamo piuttosto immediato al significato opposto al termine inglese (più o meno “ingegno”). l’associazione automatica, e sbagliata, Ingenuity = Ingenuità mi aspettavo fosse quasi comune tra i nostri giornalisti, visti i precedenti.
PS: ammartaggio è davvero brutto da leggere o sentire. Anche in questo caso, esiste il termine quasi identico “ammaraggio” che poteva risolvere subito qualsiasi dubbio sul fatto che la parola di riferimento in “atterraggio” sia “terra” e non “Terra”…
marcell_o:
quindi, fra qualche decennio i ragazzini terrestri che facendo il girotondo su Marte potranno continuare a dire “… casca il mondo casca la Terra tutti giù per terra” anziché “… casca il mondo casca Marte tutti giù per ??”
Marco Marcon:
Usare i nomi dei pianeti nel verbo è veramente brutto. Passi ancora per Marte (suona un po’ come ammaraggio) ma cosa si dovrebbe dire di avveneraggio? e aggioviaggio? E su un asteroide, asteroidaggio?
John Dunn:
Perseverance in inglese può essere solo ‘it’. ‘She’ può essere usato per le nave in alcune circostanze, ma nel inglese odierno l’uso del femminile per altri mezzi di trasporto è da evitare (anche perché può essere percepito come politicamente scorretto).
Licia:
Grazie a tutti per i commenti. Quando vedo giudizi estetici sulle parole mi interesserebbe però capire anche quali sono i parametri usati per classificare una parola come “brutta”.
Sul genere di Perseverance, se in italiano è descritto come rover, maschile, come gli altri veicoli già su Marte, oppure se viene usato il diminutivo Percy, diventa difficile standardizzare con il femminile. Per l’inglese invece aggiungo che nelle comunicazioni della NASA sui social e nelle interviste al team del progetto prevale il femminile (esempi da Twitter).