Nei giorni scorsi sono stati attivati due nuovi siti istituzionali dedicati ai programmi che incentivano l’uso dei pagamenti elettronici, cashlessitalia.it e lotteriadegliscontrini.gov.it. Gli annunci per promuoverli e la grafica scelta, soprattutto per la Lotteria degli scontrini, mi hanno fatto venire in mente più volte la locuzione ricchi premi e cotillon.
Non parlo francese e mi è venuta la curiosità di sapere cosa sia esattamente un cotillon, parola entrata in italiano nel XIX secolo. Ecco cosa ho scoperto:
fonte: Vocabolario Treccani
La parola francese cotillon deriva da cotte, cotta – tunica medievale – a sua volta dal francone kotta. Hanno la stessa origine l’inglese coat – cappotto, soprabito – e la parola veneta per la gonna, còtola, che può avere come diminutivo cotoléta e come accrescitivo cotolón, che in alcune zone ha anche il significato figurato di mammone: è sempre attaccato alle sottane della genitrice.
In francese contemporaneo però cotillons non indica omaggi a sorpresa ma accessori per feste come cappellini, stelle filanti e coriandoli. Un potenziale acquisto per chi vince la Lotteria degli scontrini?
Vedi anche: Confetti e coriandoli (il motivo per cui nelle altre lingue europee i coriandoli si chiamano confetti)
A proposito di Lotteria degli scontrini e altri incentivi all’uso dei pagamenti elettronici, chi ci governa ha sfoderato un nuovo anglicismo: è Extra Cashback, che si aggiunge a Cashback e Super Cashback, già descritti in Il cash di supercashback, e sembra pensato apposta per aumentare ancora di più la confusione per chi non conosce l’inglese.
Vedi anche: Manovra 2020, tra cashless e cashback