Una parola chiave delle notizie del 3 novembre 2020 è click day, usata quasi sempre senza spiegazioni, come se il significato fosse ovvio e già noto a tutti.
Ammetto che invece io fino a qualche mese fa ignoravo esistenza e senso della “giornata del clic” (!), scoperti solo in relazione alle misure del governo per contenere gli effetti economici negativi dell’emergenza da COVID-19. Esempio di notizie di giugno 2020:
Non ero riuscita a trovare nessuna definizione di click day in nessun sito ministeriale ma grazie al Vocabolario Devoto-Oli avevo scoperto che il suo primo uso risale al 2007 e che può avere due diverse accezioni:
- Periodo stabilito da un ente pubblico per la presentazione telematica di richieste di rimborso, di incentivi o di finanziamenti, fino all’esaurimento dei fondi disponibili.
- Giorno stabilito dal ministero dell’Interno per richiedere, tramite una procedura telematica, il permesso di soggiorno per un numero prefissato di lavoratori extracomunitari.
L’accezione 2 era emersa in seguito al Decreto flussi 2007 per la regolarizzazione di cittadini extracomunitari, ma non so come sia avvenuto il passaggio da procedura informatizzata o telematica a click day, chi si sia inventato lo pseudoanglicismo (media o istituzioni?) e come abbia poi acquisito l’ulteriore accezione 1.
A quanto pare, il senso 1 è stato usato per la prima volta nel 2011 dall’Inail per le procedure che stabiliscono le graduatorie per i finanziamenti a fondo perduto erogati alle imprese. Come facilmente prevedibile, nel sito istituzionale non viene fornita alcuna definizione di click day.
Inglese farlocco
Ho comunque una certezza: click day è un esempio di inglese farlocco, ancora più evidente nella grafia alternativa clic day. Per denominare due nuovi concetti sono state infatti usate due parole dell’inglese di base facilmente riconoscibili anche da chi ha solo conoscenze scolastiche della lingua, ma in una combinazione a cui sono stati attribuiti arbitrariamente significati assenti in inglese.
Ovviamente per completare le procedure non basta un singolo clic e dubito che il nome click day risulti davvero del tutto comprensibile se non se ne conosce già il significato. Non sarebbe stata altrimenti necessaria la precisazione pubblicata sul sito dell’INPS il 20 marzo 2020 in relazione al Decreto Cura Italia:
Non sono però seguiti ulteriori chiarimenti.
Inglesorum
Sempre più spesso le istituzioni ricorrono all’inglese o a pseudoanglicismi per rendere più appetibili concetti sgradevoli o che hanno connotazioni negative. Click day nell’accezione 1 ne è un esempio, come evidenzia la voce Credito d’imposta nell’Enciclopedia Treccani:
Sono ben note, infatti, le polemiche connesse all’utilizzo del metodo del cd. click day per selezionare i contribuenti cui spetta o meno il credito di imposta; metodo che si traduce in una sorta di “gara di velocità” per i contribuenti e che appare, ex se, piuttosto iniquo, dato che premia i contribuenti che inviano via Internet, nel minor tempo possibile, la domanda al credito, escludendo tutti gli altri – che pur avrebbero i medesimi requisiti giuridici per accedere al beneficio – dimostratisi, rispetto ai primi, meno tempestivi nell’invio.
C’è anche un nome per questo spiacevole fenomeno: inglesorum!
Cliccatori
Il meccanismo del “chi prima arriva meglio alloggia” che caratterizza il click day 1 ha fatto nascere una nuova professione: il cliccatore.
I cliccatori si esercitano per poter battere in velocità tutti gli altri nell’inserire una richiesta di finanziamento in una finestra temporale di pochi secondi. Uno di loro ha raccontato la propria esperienza di “mercenario del mouse addestrato nella spedizione di pratiche su internet” in Sono stato un ‘cliccatore’ all’evento più distopico della burocrazia italiana.
Ho aggiunto click day all’Elenco di anglicismi istituzionali
Vedi anche:
► Cliccare o fare clic? (scelte terminologiche del XX secolo)
► Tweet aggressivi? CLIC! (neologismo semantico da social)
► BARF DAY (e altri day)
Giovanni:
Ho impostato solo 4 url tra i miei siti preferiti per il tempo libero, terminologiaetc.it è uno di questi e non delude mai. “Sono stato un ‘cliccatore’ all’evento più distopico della burocrazia italiana” è una chicca imperdibile. Grazie per averne postato il link.