Altalena per due, con reduplicazione

Come si chiama il gioco infantile dove due bambini si siedono alle estremità di un asse in bilico su un fulcro e lo fanno alzare e abbassare ritmicamente? Se ne è discusso grazie a un tweet di Alessandra Vita:

tweet di Alessandra Vita: Italiani, come chiamate questo gioco? Io l'ho sempre chiamato “su e giù”, ma temo sia un regionalismo (Ancona). Secondo Wikipedia, è un’“altalena (basculante)”, ma non mi convince  (con foto del gioco per bambini)

Per me il gioco è genericamente un’altalena ma sapevo già che ha nomi alternativi. È stato divertente scoprirne di nuovi e vedere che si possono dividere in due categorie.

I nomi usati dai produttori di giochi sono descrittivi e seguono il modello altalena + determinante: altalena a due, altalena [a] bilancia, altalena carosello, altalena basculante, altalena a dondolo, [altalena a] bilico.

I nomi usati dai bambini sono molto informali e sono in buona parte regionalismi, tipici cioè di una determinata area geografica, come ad esempio batticulo (Senigallia), su e giù (Ancona), pisa-leva (Trentino), papanzicula (Sicilia). I più divertenti trasmettono anche con il nome l’azione ritmica e sono caratterizzati da un fenomeno morfologico comune nel linguaggio infantile, la reduplicazione: salta salta, bilzo balzo (Canton Ticino), bilzum balzum, din don, pinco panco (Emilia), stimpa stampa (Val d’Ossola), tic tac (Terni), zitolo zotolo (Trieste).

Reduplicazione espressiva

La reduplicazione è un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione di un’unità lessicale, in italiano con funzione espressiva. Salta salta è un esempio di reduplicazione completa, qui usata per per indicare un’azione ripetuta (cfr. magna magna, lecca lecca, bla bla).

Gli altri nomi sono invece esempi di reduplicazione parziale con variazione vocalica. Si possono notare due tipi di alternanza:   
[i – a]   bilzo balzo, pinco panco, stimpa stampa, tic ta
[i – ɔ]   din don, zitolo zotolo

L’alternanza ha un ordine fisso e prevede che la vocale chiusa anteriore /i/ preceda una vocale semiaperta /ɔ/ oppure aperta /a/, non viceversa: altri esempi italiani sono tric trac, tip tap, flic e floc, Cip e Ciop.

Anche il nome inglese per questo tipo di altalena, see-saw /ˈsiːsɔː/, è un esempio di reduplicazione parziale con variazione vocalica. È un fenomeno più frequente in inglese che in altre lingue: dettagli ed esempi in Lupo cattivo in inglese, con reduplicazione.

5 commenti su “Altalena per due, con reduplicazione”

  1. .mau.:

    “ping pong”, “di riffa o di raffa”…
    Comunque a quanto mi consta non c’è un vero termine italiano per l’altalena basculante, o come la si vuol chiamare.

  2. Irina:

    Articolo molto interessante per chi parla una lingua in cui la situazione è completamente diversa.
    Ho appena aperto lo Zingarelli alla pagina “giochi” (con illustrazioni) e vedo che l’oggetto di cui parla Alessandra lì viene chiamato “altalena a bilico”, mentre questa roba qui: https://www.spielgeraete-discount.de/media/img/haus/produktbild/schaukel-lena-6_e.jpg è un’altalena sospesa.
    In tedesco la prima cosa si chiama Wippe e la seconda Schaukel e mi è sempre sembrato strano che in italiano si dica altalena in entrambi i casi. Inoltre non mi risulta che ci siano dei regionalismi, secondo me è sempre Schaukel e Wippe fra Flensburg e Rosenheim, Aachen e Görlitz.

  3. Flavia:

    L’altalena ‘sospesa’ si chiama in vari modi in dialetto veneto, per es. b(r)ìscolo, sbìngolo, vìscolo, poi al femminile abbiamo balanza, gìngola, scasabasa; alcuni verbi sono b(r)ìscolarse, sbìngolarse, gingolare, sguìndolare. L’altalena ‘basculante’ non ha un vero e proprio nome che la distingue da quella ‘sospesa’; credo sia nata prima la ‘sospesa’ come gioco infantile e come tale si è fissata nel dialetto, gli altri termini per indicare l’altalena ‘basculante’ devono essere introduzioni recenti, a mio giudizio.

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