Il “super duper missile” di Trump

Notizia dagli Stati Uniti: alla Casa Bianca è stata presentata la bandiera della neonata Space Force e Trump ne ha approfittato per annunciare lo sviluppo di un nuovo missile:

La descrizione di Trump, I call it the super duper missile, ha suscitato innumerevoli ironie e ci offre anche un esempio di frase molto elementare che però presenta qualche difficoltà di traduzione.

Super duper

Il significato di super duper (o superduper) si descrive facilmente: vuol dire ottimo, superlativo, eccezionale, eccelso, impareggiabile. Nessuna di queste opzioni però sarebbe adeguata in una traduzione italiana perché non tiene conto delle connotazioni dell’aggettivo.

Super duper è una parola informale nata alla fine degli anni ‘30 del secolo scorso ma adesso usata forse solo dai bambini. È formata con la reduplicazione parziale con rima dell’aggettivo ora desueto super, “superlativo”, con cambio di consonante che dà origine a duper, qui una parola inventata (ma esiste anche il sostantivo omonimo duper, imbroglione).

La reduplicazione è un meccanismo tipico del lessico infantile e in inglese è ricorrente in filastrocche e racconti per bambini, ma si usa anche per effetti comici o ironici. Qualche esempio di parole ottenute con reduplicazione parziale con rima: itsy bitsy (piccino picciò), easy peasy (facilissimo), silly billy (sciocco), higgledy-piggledy (disordinato, caotico, da pig), roach coach, fibsy wibsy, Humpty Dumpty, Oompa Loompa.

Le parole formate con questo meccanismo sono inadatte ai registri formali e l’aggettivo super duper non fa eccezione: è fuori luogo e inaspettato in un annuncio istituzionale di carattere militare. È però congruente con l’idioletto di Trump, caratterizzato da sintassi rudimentale e da un vocabolario molto limitato di parole brevi del lessico di base.

immagine: Wile E. Coyote a cavallo di un missile di cui sta accendendo la miccia e didascalia SUPER DUPER MISSILE

Traduzione in italiano

Non è quindi banale tradurre le parole di Trump assicurandosi di riprodurre le connotazioni di super duper e di mantenere anche i tratti essenziali del suo idioletto, un problema già evidenziato in “Lost in Trumpslation” (ma non è un film).

Ho dato un’occhiata a come è stata resa la notizia in italiano: c’è chi ha evitato il dettaglio, chi è ricorso a una traduzione “da vocabolario” come missile favoloso, chi a una reinterpretazione fantasiosa come missile supersonico e addirittura chi ha ritenuto Trump si fosse inventato il nome e ha tradotto le sue parole con lo chiamo missile Super Duper

Una possibile alternativa italiana è super mega missile: è una locuzione sufficientemente infantile che ricorre a due aggettivi informali ma non più attualissimi del lessico di base, accomunati da uso e significato simili che consentono di riprodurre in parte l’effetto reduplicazione.

Cosa ne pensate? Vi vengono in mente altre soluzioni?
.

Vedi anche:
LA LA LAND: reduplicazione espressiva
Lupo cattivo in inglese, con reduplicazione

Grazie a @latente_flickr per lo spunto

10 commenti su “Il “super duper missile” di Trump”

  1. Daniele A. Gewurz:

    Mi viene in mente il titolo italiano della serie americana _The Greatest American Hero_, cioè _Ralph supermaxieroe_: qui potremmo pensare a un “supermaximissile”, che è una variante del tuo “mega”. Oppure qualcosa con “arci”: “arcisupermissile”? O magari qualcosa che forse suona un po’ forzato ma è più vicino all’originale, come “superipermissile”.

  2. Ivo Silvestro:

    “SuperDuper!” era (è?) anche un software per Mac per i backup.
    Super mega mi pare una buona traduzione, anche se è un’espressione che (almeno qui nella Svizzera italiana) sento occasionalmente pronunciare da adulti, e non necessariamente in contesti familiari

  3. quercia:

    A parte l’obbligatorio “ma ci è o ci fa?!” che credo non riuscirò mai a risolvere, mi piace molto “super mega missile” che mi sembra riuscita come soluzione. Propongo l’alternativa “iper mega missile” giusto per completezza.

  4. Raffaella Toregiani:

    A me viene in mente, così sui due piedi, il “Laserone” del Dr. Male in Austin Powers. Anche se nell’originale la questione/battuta era più concettuale che linguistica. “Missilone” farebbe abbastanza ridere. Forse però si andrebbe a sconfinare in qualche connotazione un po’ volgare (?). Con Trump ci starebbe pure.

  5. granmadue:

    A me è venuto in mente (ma qui ci allontaniamo ancora un po’ dalla traduzione letterale) l’Ordigno Fine-di-mondo di kubrickiana memoria (nell’originale Doomsday Machine).

  6. .mau.:

    Io avrei usato “missilissimo”, con la superlativizzazione di un sostantivo che – a parte il Campionissimo Coppi – ha una connotazione abbastanza ridicola.

  7. Alberto:

    Dalla canzone del cartone animato “Ufo Robot” (del grande Vince Tempera) mi viene lo spunto di “ipergalattico” che forse mantiene la reduplicazione – iper + galattico in senso figurato: smisurato, immenso – ma perde l’allitterazione, il gioco di parole che la traduzione “giusta” dovrebbe riprodurre.
    Il già proposto “super iper” conserva l’una e l’altra e vince IMHO il premio “miglior aderenza al testo”.

  8. John Dunn:

    Negli anni ottanta ‘silly billy’ fu usato da Denis Healey (un politico britannico di gran peso intellettuale) con riferimento a Tony Benn e l’ala sinistra del Partito laburista. Fu percepito come un’espressione molto incongrua e perciò fu copiato da ogni parodista.

    Nel inglese britannico i due ‘duper’ non sarebbero omonimi: du:pə(r) e dʲu:pə(r). Ma per me il secondo ‘duper’ (imbroglione) è una parola piuttosto potenziale che reale.

  9. Licia:

    Grazie a tutti per i contributi. Gli esempi mostrano molto bene che nella traduzione si possono usare strategie diverse che privilegiano tratti distintivi diversi.

    A me è piaciuto molto super iper missile perché mantiene molti aspetti della reduplicazione che rende ridicolo super duper missile. Mi convincono meno le soluzioni di tipo x y missile dove x e y sono due parole che non hanno lo stesso numero di sillabe e quindi secondo me si affievolisce troppo l’effetto reduplicazione.

    @John a proposito della pronuncia non americana, in uno scambio su Twitter ho scoperto che “in Scozia super dooper è ancora usato abbastanza di frequente tra parlanti di mezza età”. Probabilmente c’è chi preferisce la grafia alternativa dooper proprio per la potenziale differenza di pronuncia.

    Grazie anche per la nota su silly billy. Ne approfitto per aggiungere un tweet dell’attore americano Steven Weber con altri esempi di reduplicazione:

    AP: Trump to use “chubsy-ubsy”, “floopy-doopy” and “caca-poopoo-stinky-woowoo” in next major speech. #superduper

    Si notano due tipi di reduplicazione: parziale con rima, come descritto nel post, e completa: caca, poopoo, woowoo. La reduplicazione completa è una caratteristica comune del linguaggio infantile di molte lingue, anche in italiano: tata, pappa, pipì, popò

I commenti sono chiusi.