Il veicolo cingolato della foto è facilmente riconoscibile: è un gatto delle nevi, in montagna spesso abbreviato in gatto. Viene usato per battere le piste da sci e per trasportare cose o persone su terreni innevati.
Forse è meno noto che il nome italiano è dovuto a un’interpretazione errata della parola inglese snowcat, dal nome commerciale Sno-Cat che ha origine da un’abbreviazione di snow caterpillar e cioè “caterpillar della neve” (a sua volta, letteralmente, “bruco della neve”).
I gatti quindi non c’entrano nulla, ma l’etimologia della parola caterpillar rivela comunque una piccola sorpresa felina!
Caterpillar, un veicolo “animale”
In italiano usiamo un’unica accezione di caterpillar, entrata nell’uso come prestito dall’inglese negli anni ‘30 del secolo scorso: è un veicolo cingolato in grado di muoversi su qualsiasi terreno. Deriva da caterpillar track, un tipo di cingolo, dal nome dell’azienda americana ora conosciuta come Caterpillar Inc. che all’inizio del XX secolo l’aveva brevettato.
Il cingolo – e in seguito l’azienda – era stato chiamato caterpillar per una similitudine: faceva procedere il tipo di trattore su cui era montato con un movimento che ricordava quello di un bruco, in inglese appunto caterpillar.
In questa accezione il nome comune caterpillar è un esempio di volgarizzazione del marchio e anche di sineddoche: la parte (il cingolo) usata per indicare il tutto (il veicolo).
E il gatto?
Il sostantivo caterpillar nel suo significato primario di bruco è riconducibile a una parola in uso nell’inglese del XV secolo, catyrpel, che a sua volta avrebbe origine dal francese* settentrionale antico catepelose o chatepelose, letteralmente “gatta pelosa”, con possibile influsso della parola ora obsoleta piller, “distruttore”.
L’etimo però non giustifica in alcun modo il nome italiano gatto delle nevi per snowcat, un caso particolare di parola che ha origine da un errore di traduzione (altri esempi in Paradisi fiscali e parole nate per sbaglio).
Aggiornamento – A proposito di gatti e bruchi, aggiungo alcuni dettagli sul nome gatta usato in alcune valli lombarde come appellativo per il bruco, con un rimando a caterpillar, dal libro Nomi e volti della paura nelle valli dell’Adda e della Mera di Remo Bracchi:
Grazie a @GippoParresiast per la segnalazione.
* Un dettaglio curioso: in francese il bruco (ma anche il veicolo) non ha nulla a che vedere con i gatti ma si chiama invece chenille, “cagnolina” (dal latino canīcula), da cui prende il nome anche il tessuto che in italiano chiamiamo ciniglia.
Riferimenti: Online Etimology Dictionary, Oxford Online Dictionary, Wikipedia
Andrea:
A differenza di tanti altri, un errore a lieto fine perché “gatto delle nevi” a me piace molto!
Andrea P:
ciao Licia,
la gatta pelosa esiste anche in italiano! E’ forse lo stesso bruco di cui parli per il nome francese?
Mi ricordo che il nome l’avevo imparato alle elementari, probabilmente dai miei compagni; è un piccolo bruco ricoperto da quelli che sembrano peli lungo tutto il corpo.
Mauro:
Dalle mie parti (Piemonte settentrionale) il bruco della Processionaria del pino e altri simili vengono normalmente chiamati “gatte pelose”.
Licia:
@Andrea P, @Mauro: grazie per i dettagli, è davvero molto probabile che ci sia un’origine comune!
@Andrea anche a me piace! Aggiungo una foto che documenta il momento in cui ho pensato “Devo proprio fare un post”, scattata quando ho sentito esclamare “C’è il gatto!” (e in quel contesto non c’era nessuna possibilità di fraintendimento) 😁
Aggiungo che gatto delle nevi ha un’altra peculiarità: nella traduzione di snow è stato preferito il plurale al più comune singolare della neve.
Marco:
Caterpillar è il nome che viene dato al sistema di propulsione silenzioso dei sottomarini sovietici in Caccia a ottobre rosso. Nome mantenuto identico nel film, ma tradotto letteralmente nel romanzo. E, insomma, propulsione a bruco non fa la stessa paura di propulsione caterpillar…
Licia:
@Marco, non ho visto il film né letto il libro ma “propulsione a bruco” fa davvero uno stranissimo effetto!