Vignetta di Ben Jennings
Questa vignetta sul cambiamento climatico, intitolata You have reached your destination, è efficace anche tradotta in altre lingue perché usa un simbolo globale riconosciuto da chiunque abbia mai fatto una ricerca di posti o destinazioni con Google Maps o prodotti simili: sovraimposto alla carta o mappa, identifica il luogo dove si vuole arrivare.
Come si chiama il simbolo, o comunque come lo descrivereste?
In inglese: pin e teardrop
Nella guida di Google Maps in inglese il simbolo è identificato come red mini-pin, quindi una puntina. Negli Stati Uniti è stato brevettato con la descrizione teardrop-shaped marker icon, quindi a forma di lacrima (ma al contrario!), ideato per poter segnare con esattezza il luogo sulla mappa, senza coprirlo (cfr. il verbo pinpoint).
Grazie alla sua distintività, e quindi grande riconoscibilità, il simbolo è entrato rapidamente nella cultura popolare. Nell’industria informatica, dove è noto genericamente come Google Maps pin (o pushpin), è stato adottato con colori diversi e minime variazioni di forma anche da altri produttori e in altri contesti, ad es. nei navigatori.
In italiano: segnaposto
Nella versione localizzata in italiano di Google Maps il simbolo è stato chiamato mini segnaposto rosso.
Viene quindi perso ogni riferimento alla puntina, una scelta adeguata e del tutto comprensibile se si pensa che Google Maps era stato lanciato nel 2005 e in quegli anni i riferimenti alle puntine americane, come quella dell’immagine, erano ancora poco riconoscibili (in Italia, ad esempio, si usavano quasi esclusivamente puntine a testa piatta).
Ne avevo discusso in un post del 2011, Puntine o punturine?, a proposito di nuove funzionalità di Windows che sfruttavano la metafora visiva della puntina americana, poco efficace in italiano. Allora non si era ancora affermato il social network Pinterest con i suoi neologismi semantici, non era ancora nato il verbo pinnare, e non era ancora disponibile l’emoji della puntina americana che ha contribuito a rendere l’oggetto più riconoscibile.
Sono passati pochi anni, ma le percezioni sono alquanto diverse: nel mondo digitale i cambiamenti sono davvero rapidi!
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Vedi anche: Oggetti, concetti e segni nelle interfacce (2013)
Grazie a Flavia per lo spunto per questo post, un commento a L’aria di Airbnb (il logo contiene una rielaborazione del simbolo).