Cagami e Boyata, infelici marchionimi asiatici

Ho ricordato più volte l’importanza delle valutazioni di globalizzazione per verificare che i nomi di prodotti destinati anche all’esportazione non abbiano connotazioni indesiderate in lingue diverse dalla propria. 

È un’analisi che andrebbe fatta perlomeno per le lingue commercialmente più rilevanti, che per il mercato europeo sono l’inglese e le quattro lingue note come FIGS (francese, italiano, tedesco e spagnolo, dalle loro iniziali in inglese). 

 Zitsugen – CAGAMI smart cube projector

Dubito che per l’italiano sia stata fatta alcuna verifica dall’azienda giapponese che ha chiamato CAGAMI un nuovo proiettore, da 鏡 (“kagami”), parola giapponese per specchio che però per noi significa tutt’altro. 

Per un potenziale compratore italiano è poco allettante anche il nome BoYata, scelto da un’azienda cinese produttrice di accessori di computer: a un italofono non comunica né affidabilità né utilità.

BoYata Laptop Stand

Peccato non essere riuscita a scoprire se boyata in cinese (o in altre lingue orientali) abbia un significato particolare oppure se si tratti di sillabe combinate assieme senza alcun riferimento specifico.

A proposito invece della parola italiana boiata (prodotto fatto male oppure stupidaggine, giudizio da ignorante), non ha un’origine del tutto chiara: per il vocabolario Devoto-Oli deriva da boia mentre per il vocabolario Treccani deriva dal milanese boiada, “abbaiamento, latrato”, da boià, variante di baià, “abbaiare”.


Ho raccolto altri esempi di marchionimi che nel mercato italiano producono effetti indesiderati in Inkulator, parola macedonia andata a male.


Grazie a Giulio Mattietti per l’esempio e la foto di BoYata

6 commenti su “Cagami e Boyata, infelici marchionimi asiatici”

  1. John Dunn:

    In un dizionario cinese-inglese (ma anche in un dizionario cinese-russo) ho trovato ‘bóyǎ’, che vuol dire ‘dotto’ o ‘colto’.

  2. LucaGras:

    Un amico calabrese mi ricordava qualche tempo fa l’imbarazzante assonanza locale di Lupilu, il marchio di Lidl per l’infanzia.

  3. Giovanbattista:

    Sì ma la S con quel simbolo si legge come sc- in parole come scia, ‘gnurante. Sarebbe a dire che il nome del calciatore suona Shucalo, non Sucalo.

  4. Licia:

    @Mauro, lo sapevo che qualcuno avrebbe fatto un esempio di calciatori!

    @Davide e @John, grazie per i dettagli.

    @Luca, solo recentemente ho scoperto che pilu è più volgare di quello che immaginassi!

    @Giovanbattista qui però stiamo ironizzando su nomi stranieri letti “all’italiana”, quindi senza tenere conto della pronuncia e delle regole di ortografia della lingua originale. 

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