Offeso dalla conferma che la Groenlandia non è in vendita, Donald Trump ha annullato la visita ufficiale in Danimarca e su questo e altri temi ha fatto una serie di dichiarazioni ancora più incongruenti e sconcertanti del solito, poi molto commentati e ridicolizzati.
Nelle considerazioni sulla salute mentale del presidente americano fatte sui social è molto usata la locuzione batshit crazy, pazzo furioso, che ho già descritto in Il pipistrello omicida (anche no): prende spunto da bullshit (dettagli qui sotto) ma esistono anche spiegazioni più fantasiose legate a malattie portate dal guano di pipistrello.
In inglese, specialmente nella varietà americana, ci sono altre espressioni idiomatiche volgari o comunque molto colloquiali che fanno riferimento ad escrementi di animali. Seguono tutte il modello <animal> shit e possono essere scritte sia come due parole che univerbate.
vignetta: Bob Englehart
L’espressione scatologica più nota, su cui è modellato il batshit di batshit crazy, è sicuramente bullshit, letteralmente “merda di toro”, che equivale a balle, cazzate o stronzate che vengono raccontate per fare colpo o per ingannare (una specialità di Trump!). L’abbreviazione BS è eufemistica ed esiste anche il verbo bullshit, raccontare balle oppure prendere per i fondelli.
Gli altri escrementi figurati, in aggiunta a quelli di toro e di pipistrello, sono di cane, di cavallo, di grossa scimmia e di pollo:
► dogshit – indica qualcosa di che fa schifo, disgustoso oppure pessimo e quindi inutilizzabile, ad es. this game is dogshit; l’espressione dumb as dog shit si usa invece per descrivere un idiota totale;
► horseshit – stupidaggini, insensatezze, cazzate che, a differenza di bullshit, sono dovute in gran parte a ignoranza. Esempio: what a complete pile of horseshit!
► apeshit – nell’espressione go apeshit vuol dire perdere completamente il controllo per la rabbia (o come reazione per altre forti emozioni);
► chickenshit – descrive una persona o qualcosa senza valore, disprezzabile; in forma aggettivale corrisponde a “del cazzo”, ad es. chickenshit question. Si usa anche per indicare codardia, ad es. he’s too chickenshit: in senso figurato il pollo, chicken, corrisponde al nostro coniglio e questa è l’unica accezione delle espressioni descritte in cui l’escremento è direttamente associabile al significato figurato dell’animale.
vignetta: Bizarro
Non esiste un’espressione figurata per gli escrementi di orso ma c’è una domanda retorica, Do bears shit in the woods?, che è usata come reazione sarcastica a una domanda la cui risposta dovrebbe essere assolutamente ovvia. L’alternativa più neutra è Is the Pope [a] Catholic?
Per approfondire: Fecal compounds (Language Log) e Add -shit and stir: The intensifying affixal –shit (Strong Language)
Vedi anche: Animali metaforici, in inglese (average bear, scaredy-cat, eager beaver, social butterfly…)
Fonte delle altre vignette: me.me
dantom:
Credevo fosse un modo di dire inglese!
L’ho sentito per la prima volta al termine della puntata di ‘last week tonight’ pre-brexit vote
https://www.youtube.com/watch?v=cxpflmyQ8Sc
Tyche:
Un’aggiunta: il termine “apeshit” oggi tende a essere evitato perché è considerato un insulto razzista.
Gli afroamericani negli USA sono da sempre paragonati alle scimmie dai razzisti, cosa che succede purtroppo regolarmente anche in Italia e altri paesi europei.
Da leggere questo post:
https://medium.com/@shantalrenee/apesh-t-is-a-beautiful-middle-finger-to-the-racist-blacks-are-apes-belief-e59697376b40
sulla canzone Apeshit di Beyoncé.
Licia:
@dantom l’origine di batshit è americana, poi ovviamente nulla impedisce di usare l’espressione anche in altre varietà di inglese. Tieni comunque conto che questa canzone era stata realizzata per un programma americano, Last Week Tonight (il conduttore, John Oliver, è inglese).
@Tyche grazie per il riferimento. Go apeshit è un’espressione volgare ma l’origine razzista credo sia un’interpretazione personale dell’autrice dell’articolo. Sulla storia dell’espressione, la cui origine è lo slang militare americano degli anni ‘50, un’analisi del lessicografo Ben Zimmer in Going “Apes––t” (viene citato anche l’album di Beyoncé).
Tyche:
@Licia
Non conosco l’origine dello slang, ma di fatto il sottinteso razziale non è solo opinione dell’autrice dell’articolo.
Su blog e Twitter se ne è parlato spesso ultimamente, e il doppio senso razzista dell’espressione è stato rilevato proprio da un uso fatto da membri dell’alt-right e sostenitori di Trump.
Oggi questa parola ha – aldilà dello slang – una sfumatura razziale riconosciuta, e viene usata per denigrare e attaccare persone di colore.
Licia:
@Tyche potresti portare qualche altro esempio più specifico? In particolare, fai riferimento all’espressione che ho descritto, go apeshit (vedi analisi Ben Zimmer e Add -shit and stir: The intensifying affixal –shit), o ad altri usi della parola apeshit?
John Dunn:
Secondo Jonathon Green (The Cassell Dictionary of Slang, p. 25) l’origine della parola ‘apeshit’ è nello slang afroamericano, anche se per me la spiegazione di Zimmer sembr più probabile.