Chi ha assemblato titolo e sottotitolo di questa notiziola estiva è sicuramente qualcuno che ha il terrore delle ripetizioni. Per non usare due volte la parola gelato è ricorso infatti ad ice cream, anglicismo comprensibile ma davvero ridicolo: non credo ci sia nessun italiano che lo usi in una conversazione normale al posto di gelato, neppure a Milano capitale dell’itanglese!
Il testo originale della notizia è sicuramente in inglese e presumo rivolto a un pubblico americano perché si viene informati che questa banana è ottima come topping (!) per pancake. Dubito però che chi ha tradotto sappia che negli Stati Uniti si usa l’italianismo gelato ma non è sinonimo di ice cream.
Ice cream vs gelato
Le classificazioni merceologiche e i nomi con cui possono essere commercializzati i prodotti, tra cui i dessert freddi, sono stabiliti dalla Food and Drugs Administration, l’ente governativo americano per il controllo di alimenti, medicinali e cosmetici.
Ice cream – Deve contenere almeno il 20% di ingredienti derivati dal latte, di cui almeno il 10% di grassi del latte, e non più dell’1,4% di tuorlo d’uovo. La mantecazione (churning) durante il congelamento viene fatta ad alta velocità, con un processo che consente di inglobare molta aria e dare una consistenza leggera.
Gelato – Contiene meno del 10% di grassi del latte. La mantecazione è molto più lenta e viene inglobata meno aria dell’ice cream, per cui il prodotto finale ha una consistenza più compatta. Il gelato viene inoltre servito a una temperatura leggermente superiore dell’ice cream.
Sono prodotti con lo stesso procedimento dell’ice cream il frozen yogurt, in cui la panna e/o il latte sono sostituiti da yoghurt, e un dessert con una base che contiene più dell’1,4% di uovo, simile a una crema, che prende il nome di frozen custard o French ice cream.
Sono invece a base di frutta altri due dolci freddi dal nome molto simile, sorbet e sherbet.
Sorbet vs sherbet
Sorbet – Gli ingredienti principali sono frutta, ghiaccio e zucchero e di aspetto può essere simile ai nostri sorbetti. Si pronuncia /ˈsɔrbeɪ/, alla francese, ma è usata anche la pronuncia /ˈsɔrbət/.
Sherbet – A base di frutta e zucchero a cui vengono aggiunti latte o altri prodotti caseari, per un massimo del 2% del totale degli ingredienti. È paragonabile ai nostri gelati alla frutta.
Nell’inglese britannico sherbet ha un significato diverso: è una polverina frizzante. È un esempio di geoomonimia (all’interno di una stessa lingua, parole identiche nella forma che in luoghi diversi sono associate a concetti diversi) che potrebbe causare errori di traduzione. Dettagli ed etimologie in Cosa accomuna sciroppi e sorbetti.
Vedi anche:
🍨 Avete mai sofferto di brain freeze? – un mal di testa (ice cream headache) che può venire a chi mangia o beve alimenti troppo freddi
🍨 Pastachetti, Soffatelli, gelato Boccalone Prosciutto – gelati americani dagli ingredienti insoliti, con alcune osservazioni sul fonosimbolismo
🍨 Semplicemente vuoto (e alla vaniglia) – dal gusto di gelato più comune in America, plain vanilla, un significato metaforico particolare
Asandus:
Anche gli anglofoni, però, sarebbe meglio se evitassero di usare termini italiani a membro di chihuahua! Quando ho scoperto che porcheria infame è la roba che chiamano “latte” usando la parola italiana (e pure pronunciandola spannometricamente in italiano) ci sono rimasto male. Noi usiamo spesso termini in itanglese, ma loro cosa usano? L’inglesano?
granmadue:
Al di là dei problemi di traduzione evidenziati nel post, leggere un titolo che recita “l’alimento X sa di gelato” mi lascia perplesso. Come se “il gelato” in sé avesse un sapore.
Poi nel sommario e, ovviamente, nel testo dell’articolo viene precisato il concetto. Ma quel titolo, preso da solo, è un nonsense.
Antonio:
Ho sempre pensato, ma non ricordo neanche perché, che “gelato” in italiano equivalesse a “soft ice cream” in inglese.
Licia:
@Asandus, non sarei così drastica: in tutte le lingue sono molto comuni i prestiti per preparazioni alimentari o prodotti importati da un’altra cultura, ed è uno degli ambiti in cui secondo me i prestiti hanno un’ottima giustificazione. E l’inglese è una lingua molto flessibile nell’adottare parole da altre lingue, ad es. negli Stati Uniti è sempre più diffuso branzino che viene diversificato da sea bass.
Ho descritto lo pseudoitalianismo latte dell’inglese in Inglese farlocco: Latte Days.
@granmadue molto spesso titoli e sottotitoli danno l’impressione che li ha scritti non abbia neppure letto l’articolo!