Mi ha divertita il video di Sio sulla ricerca di un antonimo per l’aggettivo preferito:
Mi è piaciuta la leggerezza con cui sono sintetizzati alcuni aspetti rilevanti nella formazione delle parole e nella loro eventuale affermazione: potrebbe essere uno spunto didattico per la scuola primaria?
Efficacia dei neologismi
La neoformazione schiferito è una parola macedonia (schifo+preferito), insolita perché in italiano si tende a privilegiare l’unione della parte iniziale di una parola con una seconda parola che invece rimane intatta (ad es. cantante+autore=cantautore).
Sono però altre le caratteristiche che rendono schiferito una parola ben formata e distintiva.
► Conformità: schiferito rispetta le regole fono-morfologiche dell’italiano.
► Brevità: ha lo stesso numero di sillabe di preferito ed è molto più efficace di qualsiasi polirematica.
► Trasparenza: se ne comprende facilmente il significato e come è stata formata (cfr. subburrito che invece non è trasparente); non induce a rianalisi improprie.
► Unicità: non si confonde con parole già esistenti (come ad es. posposto).
► Memorabilità: è facile da ricordare e da pronunciare (non lo sarebbe invece postferito) e risulta divertente.
Perché schiferito abbia qualche possibilità di affermarsi deve essere usata da un numero sufficiente di parlanti, come evidenziato nel video, ma entrano in gioco anche altri fattori.
► Frequenza: si affermano le neoformazioni usate spesso e continuativamente.
► Varietà d’uso: le parole devono poter essere usate in contesti e in registri diversi, in questo caso non solo nell’ambito ludico dei social ma anche altrove.
► Produttività: hanno più successo le parole da cui possono derivarne altre, e nelle reazioni al video ho già notato la comparsa del verbo schiferire.
► Rappresentatività: si affermano le parole che denominano nuovi concetti e colmano vuoti lessicali o terminologici. Solo se davvero si avverte la necessità di un antonimo per preferito, allora schiferito avrà qualche possibilità di diffondersi.
Cosa ne dite, schiferito potrebbe avere successo?
Comunque vada, ne approfitto per dire che il mio dettaglio schiferito del video è nel titolo ed è il calco sintattico il problema con la lingua italiana.
Vedi anche: .
► Occasionalismi o neologismi?, con il metodo FUDGE per la valutazione delle neoformazioni
► Bufale linguistiche: l’approvazione dei neologismi
Grazie a Loris Tissino per la segnalazione
Watkin:
Rispetto a “preferito” ha un difetto però: il registro non è lo stesso. “Schifo” per me è italiano familiare, mentre “preferito” no… mi troverei a disagio a usare “schiferito” in un contesto formale ad esempio.
Dasmi:
Però “spreferito” è già in una certa misura attestato e utilizzato (anche se ancora abbastanza raro, ma comunque inserito come neologismo nello Zingarelli 2010, per dire). In più non presenta il problema di registro evidenziato da Watkin. Io “spreferito” qualche volta l’ho anche sentito dire e forse una volta l’ho anche usato.
Asandus:
Mi ero fermato pure io a “spreferito” – e non ero certo, finché non ho letto il commento di Dasmi, che fosse stato classificato come neologismo. “Schiferito”, per quanto ben formato, devo proprio dirlo: a me fa veramente schifo. Posso “spreferirlo”?
Marian:
A me viene in mente aborrito, che forse non è proprio il contrario di preferito, ma è sempre meglio di schiferito che, come dice un commentatore, è proprio da aborrire…
Orietta Bagnoli:
Ma “sfavorito” in quanto non nella posizione di favorito (quindi non preferito) può andar bene?
Flavia:
Cercando un po’ in rete vedo che si usa ‘dispreferire’, quindi perché non ‘dispreferito’? che è già in uso in sociolinguistica per definire i turni della conversazione.
maxxfi:
Personalmente questo ‘schiferito’ non convince. A leggerlo la prima volta intendo lo schif- iniziale, ma mi perdo nel comprendere il finale perché ci sono diverse parole terminanti in -ferito, nessuna delle quali mi sembra avere affinità con il termine iniziale.
Attilio:
A mio parere, nonostante sia una parola ben formata, temo che schiferito farà la fine di petaloso, usato solo nel mondo virtuale e con tono scherzoso e sarcastico; Petaloso a causa dell’incomprensione della risposta data dall’Accademia della Crusca, Schiferito per il contesto in cui si è formata (video comico). Credo le due parole spariranno presto, o entreranno nella lingua con significati diversi rispetto a quelli con cui sono nati, acquisendo sfumature ironiche non presenti al principio.