“ti mando un vocale”

definizione di vocale: registrazione vocale, eseguita e trasmessa tramite servizi di messaggeria istantanea, che è riproducibile e archiviabile nel dispositivo ricevente; messaggio vocale.
Fonte: Vocabolario Treccani (neologismi) via Twitter

Il sostantivo maschile vocale, forma abbreviata di messaggio vocale, è un neologismo recente ma sempre più diffuso.

Esempi d’uso: Ti auguro che whatsapp si blocchi ogni volta che superi il minuto di registrazione di un vocale • Ho provato la funzione dei vocali su Instagram: pazzesca • Scrivici o lasciaci un vocale su Whatsapp al numero xxx • aspe ti mando un vocale su wa • Il blocco dei vocali su Whatsapp non è un problema: è una benedizione.

Il nuovo sostantivo è un esempio di transcategorizzazione: a una parola esistente, un aggettivo, è stata assegnata una nuova categoria grammaticale. Abbiamo così un nuovo sostantivo maschile, il vocale, che coesiste con il sostantivo femminile la vocale.

Per essere precisi, il sostantivo maschile esisteva già – in alcuni ordini religiosi il vocale è chi ha diritto di voto, ossia “voce in capitolo” – e quindi in teoria si potrebbe descrivere il neologismo vocale anche come esempio di risemantizzazione, cioè un nuovo significato attribuito a una parola esistente (direi però non sufficientemente nota da poter essere presa in considerazione). 

L’alternanza di genere e di significato non è un’anomalia, basti pensare a parole come il e la fine, il e la capitale, il e la fonte, il e la fronte, il e la grana, il e la metro, il e la boa, il e la lama, il e la pianeta, il e la caccia, il e la morale, il e la radio, il e la moto, il e la viola, il e la rosa…
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Vedi anche: Solo in italiano: il fake ≠ la fake

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