Al supermercato ho visto degli agrumi simili ai mandarini che mi hanno colpita per il nome che non avevo mai visto prima: mandalate.
Dal cartellino mandalate confezionate avrei dovuto concludere che la forma singolare fosse mandalata, femminile, ma c’era qualcosa che non mi convinceva e ho indagato.
Ho così scoperto che il singolo frutto si chiama mandalate, maschile, che il plurale è invariato e che la pronuncia non è quella che ci si aspetta. Inoltre, è un marchio registrato che però ha già subito un processo di volgarizzazione.
Frutto ibrido…
Mandalate è il nome di un ibrido recente ottenuto dall’incrocio tra il mandarino Fortune e il mandarino Avana e brevettato da ricercatori del CREA di Catania. Si distingue per l’assenza dei semi (apirenia), per la sbucciabilità (la polpa non rimane attaccata alla scorza) e per la tardività di raccolta, che va da metà febbraio a fine aprile.
…e nome ibrido
Tardivo in inglese si dice late ed ecco spiegato Mandalate, che immagino si debba pronunciare “mandaleit”. Se però il nome va inteso come parola macedonia inglese, non è ben formato perché l’aggettivo deve precedere il sostantivo.
Descriverei quindi Mandalate come nome ibrido formato da una porzione di parola italiana (manda- come in mandarancio, maschile) a cui è stata aggiunta una parola inglese.
Late però risulta poco riconoscibile perché ha l’aspetto di una parola italiana del tipo CV CV, e quindi si rischiano interpretazioni indesiderate come mandalate confezionate. È un aspetto che non va sottovalutato e che ho già descritto in Globalizzazione e pronuncia di nomi di prodotti con altri esempi tra cui lite.
Quella dei nomi ibridi è una tendenza sempre più diffusa, non solo per prodotti destinati al mercato italiano ma anche per l’esportazione. Spesso però i nomi così ottenuti risultano maccheronici e poco professionali. Alcuni esempi: Milano Ride, Very Bello, Schisceta Reverse e Solar Schiscetta, JOB&Orienta, Latte Days.
Vedi anche:
🍊 mandarino ≠ mandarin (in inglese satsuma e tangerine)
🍊 Storie di bucce: da scorza a zest (con le parti degli agrumi)
pitti:
É un mandarino tardivo…un mandarivo o un tardarino! 😀
Emy:
Perfettamente d’accordo con tutte le tue osservazioni, Licia.
Un conio infelice, quello del Crea di Catania, pensato evidentemente più per i mercati internazionali che per la riconoscibilità e la pronunciabilità del nuovo agrume in Italia.
Da un lato, la seconda parte della parola macedonia -late, che vorrebbe richiamare l’aggettivo late (tardo), in italiano rischia, come ben dici, di essere pronunciato all’italiana, e quindi il nome di essere declinato come sostantivo femminile plurale (“le mandalate”… brr!).
Dall’altro, un nome che finisce con -late o semplicemente -ate non ha una pronuncia univoca e immediata neppure all’estero, e in particolare nei paesi di lingua inglese.
Il suffisso -ate infatti non sempre si pronuncia /eɪt/. Per esempio, se oxalate (ossalato) è /ˈɒksəleɪt/, manganate (manganato) ha la doppia pronuncia /’maŋɡəneɪt/ e /ˈmaŋɡənət/, e pomegranate (melograno e melagrana) è solo /ˈpɒmɪɡranɪt/. (Le trascrizioni con l’IPA le ho prese da https://en.oxforddictionaries.com/)
E poi mi viene in mente il più comune e noto in tutto il mondo: chocolate, clamorosa eccezione rispetto alla pronuncia di late (/leɪt/). Si pronuncia /ˈtʃɒk(ə)lət/ e NON */ˈtʃɒk(ə)leɪt, anche se in Italia lo sbagliano quasi tutti. Perfino in una pubblicità televisiva italiana di qualcosa al gusto di cioccolato tempo fa si diceva erroneamente “ciocoleit” (non uso i simboli dell’IPA qui per farmi capire meglio da tutti.
Un altro pasticcetto all’italiana, il nome di questo nuovo agrume. Spero almeno che il mandalate sia buono! 😀
Martina:
Appena ho aperto il post ho letto “malandate confezionate”! Un’associazione non proprio invitante… Con la foto degli agrumi accanto ho come prima cosa pensato a una cassetta di clementine bacate o ammaccate vendute magari a prezzo ridotto.
Asandus:
Ma chiamarlo “mandarino tardivo” come fanno tutti i fruttivendoli era troppo facile?
Legato:
@Asandus
Potrebbe essere un problema di brevetti. Il mandarino tardivo è una varietà specifica coltivata a Ciaculli
Dioniso:
@pitti, anche mandardivo non sarebbe male.