Continua a fare notizia il navigator, la nuova figura professionale che dovrebbe assistere i beneficiari del reddito di cittadinanza (Rdc) nella ricerca di un lavoro. Avevo analizzato il neologismo in Cos’è il navigator voluto da Di Maio? e avevo concluso che era un anglicismo superfluo.
Ne ho avuto conferma dal decreto legge 28/1/2019 n. 4, Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni: il legislatore non è mai ricorso alla parola navigator.
Non ci saranno navigator ma tutor
Nell’articolo 9, “ Assegno di ricollocazione”, il legislatore ha previsto che il beneficiario del reddito di cittadinanza abbia l’affiancamento di un tutor.
I tutor sono descritti nell’articolo 12, “Disposizioni finanziarie per l’attuazione del programma del Rdc”, come professionalità necessarie ad organizzare l’avvio del Rdc, nelle forme del conferimento di incarichi di collaborazione, nonché per la selezione, la formazione e l’equipaggiamento, anche con il compito di seguire personalmente il beneficiario nella ricerca di lavoro, nella formazione e nel reinserimento professionale.
Politici, media e i responsabili del sito di Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) a quanto pare però non hanno prestato attenzione al testo del decreto perché continuano a usare navigator, amplificando così un’incongruenza terminologica.
Aggiornamento 8 marzo 2019 – Nei comunicati Anpal più recenti non appare più la parola navigator, sostituita da circonlocuzioni come incarichi di collaborazione a supporto dell’avvio del RDC (6 marzo) e candidati alle future posizioni lavorative richiamate dal decreto sul RdC (7 marzo).
Aggiornamento 11 aprile 2019 – Anche nella nota di approfondimento sulla legge legge 28/1/2019 n. 4 pubblicata da Anpal non appare mai la parola navigator e la nuova figura è descritta invece come tutor:
Aggiornamento 18 aprile 2019 – Anpal ha aperto le iscrizioni per presentare domanda per gli incarichi di collaborazione. È riapparsa la parola navigator ed è stata attivata un’apposita sezione del sito, selezionenavigator.anpalservizi.it.
La descrizione della nuova figura professionale però è molto farraginosa e ambigua e non è del tutto chiaro che ruolo avrà il navigator. Pare comunque molto ridimensionata la funzione di guida e orientamento annunciata nei mesi scorsi: dettagli in Definizione di navigator? Ancora in alto mare…
La carta per il reddito di cittadinanza NON è una card
L’articolo 6 del decreto legge stabilisce che il beneficio economico è erogato attraverso la Carta Rdc, descritta come carta elettronica. Contiene inoltre riferimenti alla carta acquisti prevista da una legge precedente.
Anche il nuovo sito Reddito di cittadinanza spiega che il beneficio sarà erogato attraverso un’apposita Carta di pagamento elettronica (Carta Reddito di cittadinanza) che, attualmente, viene emessa da Poste Italiane.
Il ministro del lavoro Di Maio preferisce invece l’anglicismo superfluo card, eppure si tratta di una tessera di plastica che ha le stesse dimensioni e aspetto molto simile a una carta di credito, a una carta Bancomat, a una carta dei servizi o a una carta fedeltà. L’anglicismo è quindi del tutto ingiustificato.
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Anglicismi ufficiosi vs terminologia italiana ufficiale
Questo governo imita i precedenti nella propria preferenza per l’itanglese, presumo con la stessa convinzione che basti usare anglicismi per conferire una connotazione moderna e innovativa ai provvedimenti.
Ancora una volta però ribadisco che ricorrere ad anglicismi ufficiosi – diversi dalla terminologia italiana “ufficiale” usata dal legislatore – crea confusione e incongruenze e rende più difficile reperire informazioni.
Governo e istituzioni hanno invece il dovere di garantire chiarezza e precisione nelle comunicazioni con i cittadini. Se sono disponibili più alternative, va sempre privilegiato un unico termine, dando la priorità a terminologia trasparente e coerente con il lessico già in uso.
Andrebbero inoltre previsti glossari con definizioni precise per ogni nuovo concetto. Invece, mesi dopo l’annuncio di Di Maio sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali manca tuttora qualsiasi spiegazione di cosa si intenda esattamente con navigator.
Altre considerazioni in Le comunicazioni istituzionali e il rischio dell’inglese farlocco.
In tema, vedi anche:
• Rider? Meglio in italiano!
• Come si dice flat tax in italiano?
• Cos’è il navigator voluto da Di Maio? (analisi dell’anglicismo)
Ho aggiunto card al mio Elenco di anglicismi istituzionali
Mauro:
Che poi, anche tutor… perché non tutore?
Licia:
@Mauro, attenzione però che tutore significa “persona incaricata dell’esercizio della tutela” o “protettore, difensore” (tralascio le accezioni agricole e ortopediche) e quindi non ha lo stesso significato di tutor, parola che in Italia è in uso ormai da una quarantina di anni, molto diffusa sia nella scuola che nel mondo del lavoro e quindi facilmente comprensibile, e che identifica “chiunque assista un soggetto nell’espletamento di un’attività; in particolare, chi guida uno studente durante un corso di studi o un lavoratore nella fase di formazione” (definizioni: Vocabolario Zingarelli).
Andrea:
Ciao Licia,
l’uso di parole come “tutor”, “senior”, “junior”, che sono originariamente latine e sono rientrate nell’uso comune passando dall’inglese (spesso dopo una risemantizzazione) mi affascina, ma al tempo stesso mi lascia dubbioso sulla loro pronuncia: secondo te va usata la lettura inglese (tìutor, sìnior, giunior) o quella latina, come in italiano (e quindi tutor, senior, iunior)?