Parole invernali: brumation, da bruma

Tweet di Robert Macfarlane – Word of the day: “brumation” - the condition of torpor & sluggishness brought on by winter. Coined in 1965 by the American zoologist Wilbur W. Mayhew to refer to the cold-weather dormancy of reptiles. (By extension, therefore, the indolence induced by Christmas)

Non conoscevo la parola inglese brumation, usata a partire dal 1965 dal biologo americano Wilbur Waldo Mayhew come termine zoologico per descrivere lo stato di torpore invernale di alcuni rettili, caratterizzato da attività fisiologica ridotta con temperatura e valori metabolici abbassati. Nell’italiano scientifico si riscontrano occorrenze del calco brumazione.

In senso figurato esteso si può usare brumation anche in rifermento a persone: descrive l’indolenza che si prova in alcune giornate invernali e in particolare nel periodo natalizio.

E la bruma?

La parola d’autore brumation è modellata su hibernation, “ibernazione”, e ha come etimo il latino classico brūma, “inverno” (cfr. l’aggettivo letterario brumal, “invernale”), con il suffisso –ation.

Grazie all’etimologia ho imparato anche che la parola italiana bruma non significa solamente nebbia o foschia ma ha anche un’altra accezione letteraria ormai desueta: un tempo indicava il solstizio d’inverno e quindi anche il periodo più freddo dell’inverno.

In latino brūma nasce infatti dalla contrazione di brevissĭma (dies), il giorno più breve dell’anno. Il significato contemporaneo di nebbia si è affermato invece per interferenza del francese brume.

Riferimenti etimologici: Oxford Dictionaries e Vocabolario Treccani.


Vedi anche: Nevicate eccezionali: parole per la neve e altri fenomeni meteorologici tipicamente invernali quali gelicidio e galaverna.


1 commento su “Parole invernali: brumation, da bruma”

  1. Flavia:

    Una bella parola, ‘brumation’; non capisco però l’estensione al periodo natalizio che sarà anche fatto di giorni ‘brevi’ ma intensi e gioiosi, non uggiosi.

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