Il linguista e scienziato cognitivo americano George Lakoff si è espresso più volte sul ruolo dei media nella politica, in particolare su come dovrebbero contrastare le continue falsità raccontate da Donald Trump ed evitare di esserne la cassa di risonanza.
Lakoff descrive una tecnica che chiama truth sandwich, il “panino della verità”. Si realizza in tre fasi e andrebbe usata anche nei media italiani per contrastare i politici mendaci.
1 Vanno innanzitutto presentati e reiterati i fatti (la verità);
2 Si cita quindi la dichiarazione menzognera e la si smonta dimostrandone l’infondatezza, evitando però di dare risalto a linguaggio o immagini evocativi ma ingannevoli;
3 Si ribadiscono i fatti e si spiega quali sono le conseguenze delle false affermazioni.
È importante cominciare e terminare con la verità perché in una comunicazione si tende a recepire e ricordare meglio quanto viene detto all’inizio e alla fine.
La metafora del panino è efficace anche se il nome non è azzeccatissimo – la verità infatti non rappresenta il ripieno, che invece è quello che dà il nome ai panini. È però più comprensibile se si pensa alla sandwich technique, molto nota in America e usata per attutire l’impatto di un messaggio negativo: l’ho descritta in Cattiva notizia (con un panino venuto male).
Il tweet diversivo
Si usa la stessa tecnica anche per contrastare i tweet diversivi che Trump usa regolarmente per distogliere l’attenzione da questioni ben più importanti, una modalità che conosce bene anche Matteo Salvini.
Anche in questo caso:
1 Vanno presentati e reiterati i fatti (la verità) e le questioni realmente in gioco;
2 Si riferisce quindi il tentativo di distrarre e si smontano eventuali affermazioni infondate;
3 Si ribadiscono i fatti ricordando perché è importante discuterne.
Vedi anche:
♦ Il “fatticidio” dell’era Trump
♦ Alt-facts, in alternativa ai fatti!
♦ Dagli Stati Uniti ancora fake news!
♦ “Misinformazione” anche in italiano?
♦ Post-truth in italiano: verità, veridicità e fatti
♦ Vi smonto il debunking (perché è un anglicismo superfluo)
Nothingburger
A proposito di metafore americane di panini, nothingburger è letteralmente un panino “ripieno di nulla” e quindi una notizia o altro che si rivela insignificante o senza alcuna sostanza (tutta fuffa!). Dettagli in ‘Nothingburger’ – Where’s the beef?
.mau.:
Quest’accezione di panino è ben nota in Italia, perché veniva usata nei telegiornali Rai: formalmente si aveva la divisione dei tempi dedicati alla politica come un terzo governo, un terzo maggioranza e un terzo opposizione, ma quest’ultima era sempre messa in mezzo in modo da cominciare e terminare con quello che piaceva a chi comandava.
(non so come funzioni ora, saranno vent’anni che non seguo un TG)
Mauro:
@.mau.
Vent’anni! Sei sempre il solito esagerato.
Esagerazioni a parte: Oggi il panino c’è sempre… solo che sono rimaste solo le due fette di pane, ma è sparito quello che stava in mezzo.