Emoji: cosa c’è di nuovo?

Il 17 luglio è il World Emoji Day e per l’occasione Apple ha mostrato in anteprima alcune nuove emoji della versione 11.0 di Unicode [2018]. Alcune si prestano a interpretazioni ambigue, ad es. l’emoji che sembra una caramella mou è un dolce tradizionale cinese (moon cake), mentre i cerchi concentrici sono un amuleto contro il malocchio (Nazar amulet). Tutto nella norma: il consorzio Unicode incoraggia la polisemia delle emoji.

nuove emoji Apple: gomitolo, testa pelata, faccina congelata, mango, moon cake, Nazar amulet

Nuove ricerche

Aumenta anche il numero di studi sulle emoji che analizzano l’uso che ne facciamo, i diversi tipi di funzioni paralinguistiche che svolgono e gli aspetti tecnici, contestuali, culturali, sociali e soggettivi che possono rendere il significato ambiguo: in Emoji: è corretto cosa ci raccontano i media? trovate una sintesi delle informazioni più rilevanti.

Una delle finalità delle ricerche è ricavare dati e modelli per migliorare l’interpretazione delle emoji nei social da parte dei sistemi di intelligenza artificiale – vengono usati per indicizzazione, ricerca ed estrazione di dati, sistemi predittivi, generazione automatica di contenuti, sentiment analysis, profilazione degli utenti e molto altro.

Le conclusioni che emergono da questi studi scientifici sono però interessanti anche per chi è semplicemente curioso di saperne di più. Vi propongo allora qualche dettaglio raccolto negli ultimi mesi.    

Variazioni d’uso

È risaputo che in lingue e culture diverse uso e significato di alcune emoji possono variare molto, in particolare negli usi metaforici, anche perché intervengono fattori sociolinguistici.

raised fistAd esempio, uno studio [1] ha osservato che negli Stati Uniti si riscontrano variazioni diastratiche nell’uso delle emoji combinate (cfr. ZWJ… zwidge) che grazie a un modificatore permettono di specificare colore della pelle o il genere, come l’emoji con il pugno alzato che è associata a proteste politiche ed è usata soprattutto con la tonalità più scura da afro-americani (è provato che c’è una correlazione diretta tra la tonalità scelta per le emoji e l’aspetto della foto del profilo del social). L’analisi delle emoji con modificatore fornisce dati che consentono osservazioni anche sull’uso delle emoji “semplici” che co-occorrono nello stesso contesto.

Emojis with highest similarity gap between opposite modifiers  (light vs dark, male vs female)

Variazione diatopica

Un altro studio, How Cosmopolitan Are Emojis?, ha analizzato l’uso di singole emoji e coppie di emoji in 4 paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Spagna e Italia): uso e significato sono praticamente equivalenti per le emoji più frequenti, come 😂 ❤ 😍, ma non per altre. Ad esempio, la mano che saluta 👋🏼 pare avere il significato di bye/see you later negli USA ed essere invece associata ai viaggi nel Regno Unito.

In generale pare che le interpretazioni delle emoji in Italia si discostino di più da quelle degli altri tre paesi. Il dettaglio più divertente però è la combinazione posate+pizza 🍴🍕 che è usata solo in Italia ma non negli Stati Uniti. Non mi stupisce, cfr. Differenze culturali: come si mangia la pizza!

posate pizza

Possono intervenire anche fattori locali, ad esempio sono state rilevate differenze d’uso in città dello stesso paese [2], come la coppia macchina fotografica + faccina arrabbiata 📷😡 che ricorre a Barcellona ma non a Madrid, spiegabile con la turismofobia molto diffusa nella città catalana.

Variazione diacronica

Il significato di alcune emoji non è statico ma cambia nel tempo, anche ciclicamente con il variare delle stagioni o a seconda dell’ora del giorno.

Uno studio [3] ha rilevato una correlazione tra eventi annuali e tipo di emoji, ad esempio il quadrifoglio 🍀 di solito è associato agli auguri di buona fortuna ma in marzo, in concomitanza con San Patrizio, segnala invece bevute e festeggiamenti (immagino si tratti di uso americano – gli irlandesi non confondono quadrifoglio e trifoglio ☘! – e quindi è anche un altro esempio di variazione diatopica).

Un altro esempio: il pacchetto 🎁 in dicembre significa Natale, in altri periodi dell’anno invece compleanno. Se un sistema predittivo ha a disposizione anche dati di tipo temporale, potrà ridurre il rischio di ambiguità di interpretazione.

Reduplicazione di emoji

Le emoji sono usate prevalentemente con funziona paralinguistica: possono rafforzare o disambiguare il senso di una comunicazione scritta in modo simile all’uso di intonazione, gesti ed espressioni del volto nella comunicazione orale. Possono inoltre fungere da indicatori di delimitazione e di intenzione segnalando la fine di una frase e come va interpretata.  

Un’ulteriore funzione pare essere svolta dalla ripetizione di emoji, nell’inglese americano molto più comune della reduplicazione di parole che invece è usata solo in casi particolari (cfr. LA LA LAND: reduplicazione espressiva).

emoji sequences as beat gestures

In Emoji Grammar as Beat Gestures le linguiste G. McCulloch e L. Gawne ipotizzano che la reduplicazione delle emoji corrisponda ai gesti ripetuti per enfasi nella lingua parlata (ad es. battere il pugno sul tavolo per accompagnare ad effetto le proprie parole) e serva a conferire l’equivalente di un accento ritmico (beat).

ITAmoji

Concludo con un riferimento a ITAmoji, un progetto universitario per migliorare la predittività delle emoji in tweet italiani (dato un tweet, qual è l’emoji più probabile in quel contesto?). I sistemi sviluppati avranno poi applicazioni in attività di elaborazione del linguaggio naturale (NLP, natural language processing) e di intelligenza artificiale come quelle accennate più sopra.

ITAmoji

Come attività correlata, immagino “di controllo”, oggi su Twitter è partito il progetto #ITAmoji coordinato da Francesca Chiusaroli. Ogni giorno verrà proposto:
1 – il testo di un tweet che in origine conteneva un’emoji
2 – un’immagine con un set di emoji dal quale scegliere quella che si ritiene fosse stata usata (la “più probabile”) in quel contesto.
Esempio:

tweet di @FChiusaroli -- #ITAmoji: si comincia! Bisogna pensare da saggi ed agire da folli #GemmeDiSaggezza Quale emoji abbineresti a questo testo? Scegli uno dei 15 emoji nella foto. Rispondi al tweet indicando l’emoji e hashtag #ITAmoji. È un progetto di #scritturebrevi 
(nell’immagine sono usate le emoji di Google, scelta peculiare perché non appaiono più nei tweet, neppure se si usano dispositivi Android: sono convertite in emoji di Twitter. Inoltre, chi cerca di riprodurle usando le tastiere di altri sistemi operativi le vedrà con qualche variazione, cfr. Fraintendimenti emojionali)

Buona giornata mondiale delle emoji!


Riferimenti:

[1] How Gender andSkin Tone Modifiers Affect Emoji Semantics in Twitter di F. Barbieri e J. Camacho-Collado
[2] Revealing Patterns of Twitter Emoji Usage in Barcelona and Madrid di F. Barbieri L. Espinosa-Anke e H. Saggion
[3] Exploring Emoji Usage and Prediction Through a Temporal Variation Lens di F. Barbieri, L. Marujo, P. Karuturi, W. Brendel, H. Saggion

Altri riferimenti in Emoji 2018 (1​st​ International Workshop on Emoji Understanding and Applications in Social Media)


World Emoji Day

Se non sapete perché la Giornata mondiale delle emoji si festeggia proprio il 17 luglio, leggete la nota finale a Emoji: è corretto cosa ci raccontano i media?

Con il tag emoji l’elenco completo dei miei post in tema.