A proposito di serendipità: uno dei miei testi di riferimento preferiti è l’Enciclopedia dell’Italiano Treccani, ho l’edizione in un unico volume e quando lo consulto a volte mi diverto ad aprire pagine a caso per imparare qualcosa che non sapevo.
Dalla voce lingue romanze e italiano di Raffaele Simone, ad esempio, ho scoperto che l’italiano è la lingua romanza in cui sono più numerosi i verbi che hanno per base il nome di una parte del corpo. Alcuni esempi:
bocca → abboccare, imboccare, sboccare
braccio → abbracciare, imbracciare, sbracciare, sbracciarsi
collo → accollare, decollare, incollare
dito → additare, diteggiare, digitare
fronte → affrontare, fronteggiare, sfrontare
mano → maneggiare, manipolare, manomettere
naso → annasare, annusare
occhio → adocchiare, inoculare
orecchio → orecchiare
petto → impettire
spalla → spallare, spalleggiare
stomaco → stomacare
testa → intestare
Un’altra peculiarità dell’italiano: “è l’unica lingua romanza ad aver estratto dal latino de due preposizioni (di e da) invece di una, come tutte le lingue sorelle: quindi solo in italiano è possibile distinguere tra libro di viaggio e libro da viaggio, tra tazza di caffè e tazza da caffè, ecc.”
Altre differenze e aspetti comuni in lingue romanze e italiano.
Gianmaria:
Smanettare?
Fabristol:
Anche in sardo non abbiamo distinzione tra de e da. Tatza de caffei e tatza po su caffei
Licia:
@Gianmaria: l’accezione a cui pensi non arriva direttamente da mano ma da manetta.
Martina:
Sgomitare, spanciare, sventrare, scervellarsi?
Flavia:
Dorso: addossare; indossare.
Gamba: sgambettare; gambizzare 🙁
Piede: pedalare, pedinare, impedire, spedire […] G. D’Anna, Dizionario italiano ragionato
Daniele A. Gewurz:
Ma “da” non viene da “de ab”? (Vado a memoria.) Se sì, certo, discende sempre da “de”, ma meno direttamente.
Ionti:
Avremo due preposizioni di e da, ma in cambio ne abbiamo solo una per il per, a differenza di francesi e spagnoli! (le altre lingue romanze come sono messe?)