Fenomeni vulcanici: laze, vog e spatter

foto di laze

L’eruzione del vulcano hawaiano Kīlauea sta causando un fenomeno molto pericoloso per gli esseri viventi che in inglese è chiamato laze, parola macedonia formata da lava + haze (caligine).

Avviene quando la lava entra in contatto con acqua marina: si verificano reazioni chimiche che creano nubi composte da vapore acqueo, acido cloridrico e frammenti di vetro vulcanico. Il laze ha un potere corrosivo potenzialmente molto nocivo se il vento lo spinge verso terra.

Un termine simile è vog, formato da volcanic + smog. Ha origine quando i gas vulcanici che escono dalle bocche reagiscono con ossigeno e vapore acqueo dell’atmosfera in presenza di luce solare, producendo anidride solforosa.

Terminologia italiana di vulcanologia

Presumo che anche i vulcanologi italiani usino i termini inglesi laze e vog. Non li ho trovati nei glossari italiani di vulcanologia che ho consultato ma ne approfitto per ricordare i glossari multilingui di Stromboli online, che ho già descritto in Lava, lapilli, turbinanti nubi di cenere vulcanica… 

Mi piacciono perché le voci sono illustrate da foto e organizzate sia in ordine alfabetico che in ordine tematico. Un esempio: i frammenti di lava fluida emessi da una bocca vulcanica si chiamano spatter sia in inglese che in italiano.

I frammenti di lava fluida emessi da una bocca vulcanica che assumono un aspetto piatto come quelli che vedete nella foto sono detti comunemente spatter, e l'attività di emissione prende il nome di spattering. Tipicamente la solidificazione dello spatter emesso costruisce attorno alla bocca una sorta di muro che piano piano costruisce quello che si chiama uno spatter cone. Alle volte questi muri di spatter vengono invece costruiti sui due lati della frattura di una eruzione fissurale. 

Spatter, un esempio di terminologizzazione

Spatter (“schizzo”, “spruzzo”) è una parola del lessico comune inglese che in vulcanologia è diventata un termine grazie a un processo di terminologizzazione, un meccanismo di formazione di neologismi semantici piuttosto produttivo in alcuni ambiti specialistici.

Si trovano varie occorrenze di lava spatter in alcune notizie recenti dalle Hawaii, tra cui Lava spatter hits Hawaii man and shatters his leg in first known injury from Kilauea volcano.

Non hanno riconosciuto la differenza tra parola e termine i media che hanno riportato la notizia che l’ANSA ha tradotto con “il vulcano ha fatto il suo primo ferito grave, un uomo colpito ad uno stinco da uno spruzzo di lava che in pochi secondi gli ha ‘mangiato’ parte della gamba”.

Il mancato riconoscimento dei termini ottenuti da risemantizzazione di lessico comune è uno dei problemi terminologici noti a chi si occupa di localizzazione: qualche dettaglio in iPad, “flick” e terminologizzazione


emoji con esempio di “billowing smoke”Vedi anche: Lava, lapilli, turbinanti nubi di cenere vulcanica… per una descrizione del verbo billow, immancabile nei racconti delle eruzioni fatti dai media, e per esempi di internazionalismi di origine italiana usati in vulcanologia.

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1 commento su “Fenomeni vulcanici: laze, vog e spatter

  1. Daniela:

    Grazie, molto interessante il glossario di Stromboli online. Archiviato per evenienze future, non si sa mai.

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