Frase di un giornalista italiano sulla situazione politica italiana:
Immagino che l’autore abbia spesso a che fare con l’inglese perché si notano alcune interferenze anche se il suo è un testo originale e non tradotto.
Si riconosce come modello il verbo inglese perceive nella costruzione perceive x to <verbo all’infinito> che in questa accezione* significa ritenere, considerare. Esempio: they perceive the economy to be improving.
Il verbo italiano percepire segue invece la costruzione percepire che x <verbo di modo finito> e ha un’accezione diversa: vuol dire avere la sensazione, avvertire, intuire (spesso in modo vago e impreciso). Esempio: percepiscono che l’economia sta migliorando.
Hanno percepito la situazione migliorare è quindi un esempio di calco sintattico (diversa costruzione) a cui si sovrappone un calco semantico (diverse sfumature di significato).
* Il verbo inglese perceive ha anche un altro uso e un’altra accezione che sono simili a quelli del verbo italiano: perceive that x <verbo di modo finito>. Esempio: if they perceive that the economy is improving […]. In questo caso perceive that descrive una sensazione, mentre perceive x to be esprime un’osservazione.
Altri esempi di calchi sintattici:
• la locuzione qui per rimanere
• le forme transitive dei verbi navigare e migrare in informatica
• i nuovi usi della preposizione con, descritti in Interferenze dell’inglese: il problema di “con”
• le frasi infinitive rette da immaginare e mostrare (nuovo post)
Nico:
Io ho l’impressione che “percepire” venga anche da calchi di frasi con il verbo “feel”, che spesso (direi quando non tratta di “sentimenti” ma di “percezioni”) viene reso bovinamente in italiano come “percepire”, almeno dove “sentire”/”provare” non sono applicabili (feel the gravity of the situation). Non dico che non ci siano anche i calchi da “perceive”, dico che sono in aggiunta 🙂