Il lancio del razzo Falcon Heavy ha fatto notizia non solo per i progressi tecnologici che rappresenta ma anche perché ha portato un’auto nello spazio. È una Tesla Roadster guidata da Starman, un manichino in tuta spaziale che prende il nome dall’omonima canzone di David Bowie (l’autoradio trasmette un’altra canzone di Bowie, Life on Mars).
Sul cruscotto dell’auto c’è un display con la scritta DON’T PANIC!, un riferimento al libro The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy di Douglas Adam che ha queste parole sulla copertina. C’è anche una copia del libro nel vano portaoggetti della Tesla!
Riferimenti culturali e frasi idiomatiche
La citazione dal libro di Adams è molto amata anche da Samantha Cristoforetti, che ha usato spesso l’hashtag #DontPanic. Ho già descritto questi riferimenti e i loro equivalenti italiani in un post del 2017, Il Miur ai maturandi: #NoPanic, per rimarcare che invece al ministero dell’istruzione mancano queste conoscenze enciclopediche. Se conoscessero questi e altri riferimenti, non avrebbero usato l’hashtag alternativo ma poco idiomatico #nopanic per gli esami di maturità 2017.
La settimana scorsa sono state annunciate le materie dell’esame di maturità 2018 e al Miur hanno deciso di riciclare l’hashtag #NoPanic, nonostante le segnalazioni che era una scelta poco adeguata.
Sono stupita che il ministero continui a diffondere un’espressione grammaticalmente corretta ma poco idonea a essere usata con funzione esortativa. Quasi sicuramente è modellata sulla sequenza no X, molto usata in Italia per slogan di vario tipo, anche in inglese farlocco come ad esempio no vax.
Temo però che non tutti i maturandi conoscano le differenze d’uso di no panic e don’t panic. Vedendo l’hashtag promosso da una fonte autorevole potrebbero pensare che in inglese si dica proprio così e non imparino che sarebbe invece preferibile don’t panic.
Dettagli in Il Miur ai maturandi: #NoPanic e commenti, dove ho riportato anche questo scambio di tweet con il capo dell’ufficio stampa del ministero:
.mau.:
a questo punto tanto valeva usare #NientePanico (che è la traduzione usata nel doppiaggio, per ovvie ragioni di sincronismo)…
mav:
“niente panico” non è male, mi sembra il giusto compromesso tra l’espressione originale e la formula usata nell’edizione italiana dei libri (almeno, quelle in mio possesso), dove è tradotto come “non fatevi prendere dal panico”
Irene:
Bella l’idea di “Niente Panico”, mi fa un po’ tristezza la risposta del capo dell’ufficio stampa del ministero. In realtà potrebbe esserci una spiegazione plausibile a questa scelta. Un tempo c’era un gioco da tavolo che in italia (vedere foto qui http://www.annuncivintage.com/public/_mercatino_pic/17232/17232/GIOCHI2034.jpg ) aveva come titolo proprio NO PANIC (almeno ai miei tempi, una ventina abbondante di anni fa). Ho fatto una piccola ricerca e ho visto che il corrispondente inglese si chiama Don’t panic. Questo, ovviamente, non giustifica la scelta dell’ufficio stampa del ministero che in effetti non è proprio il massimo 😀
Flavia:
Già nel 2010 la redazione di http://www.ilsussidiario.net/News/Educazione/2010/6/21/MATURITA-2010-No-panic-ecco-tutti-i-consigli-per-superare-la-seconda-prova-d-inglese/94625/ dava consigli su “come affrontare al meglio la seconda prova “. D’inglese.