Ho già descritto la parola inglese informale binge, verbo e sostantivo, che identifica un breve periodo di attività intensa (e appagante) in cui ci si lascia andare oltre i limiti della moderazione. Esempi: spending binge, a binge of shopping, binge eating, binge drinking...
Grazie a servizi di streaming come Netflix, che offrono una scelta vastissima di film, telefilm e programmi televisivi da guardare quando si vuole, una delle collocazioni più comuni con binge è binge watching, vedersi uno dopo l’altro tanti o addirittura tutti gli episodi di una serie o di un programma.
In Italia ora si bingia!
In italiano è nato il neologismo bingiare* che ha la peculiarità di apparire come un calco del verbo inglese binge ma che ha invece il significato più specifico di un altro verbo, binge-watch.
Esempi d’uso: i 5 migliori film da bingiare a Natale; se la nonna ti dà in escandescenze, la metti davanti alla tele e le fai bingiare tutto don Matteo; ho deciso che mi bingio Gomorra; sono contenta di non aver bingiato tutto ieri notte e aver aspettato oggi per l’ultimo episodio.
La neoformazione ibrida bingiare mi pare molto efficace. Descrive un concetto che molti trovano familiare, rispetta le regole fono-morfologiche dell’italiano e, per quanto poco trasparente per chi non conosce l’inglese, è breve e facile da memorizzare. Mi diverte inoltre l’assonanza con bigiare che porta con sé la connotazione di qualcosa che sarebbe meglio non fare. 😉
Se queste abbuffate di film e telefilm continueranno a essere un passatempo di molti, credo che bingiare abbia buone probabilità di non rimanere un occasionalismo ma di entrare stabilmente nell’italiano colloquiale.
Intanto, preparate il popcorn
Prendo spunto dall’illustrazione di Heather Collett per registrare un’altra espressione che vedo spesso su Twitter: preparare il popcorn. È una metafora usata come commento a una storia, una polemica, una dichiarazione, una conversazione o altro che attira l’attenzione e si prevede avrà sviluppi che meritano di essere seguiti: darà spettacolo. Direi che si tratta di un calco di get one’s / the popcorn ready da film americani doppiati in italiano e mi pare abbia in parte sostituito mettersi comodi e godersi lo spettacolo.
Esempi d’uso: spiegaci, allora, e io intanto preparo il popcorn; prepariamo il popcorn, ci sarà da divertirsi; domani scintille assicurate, intanto prepariamo il popcorn; preparate il popcorn, questo è solo l’inizio.
Aggiungo, dai commenti qui sotto, che su Twitter è ricorrente l’hashtag #popcorn o, in alternativa, l’emoji del barattolo di popcorn 🍿.
* Aggiornamento 2022 – Ho notato che il verbo bingiare viene usato anche per esprimere il concetto di binge eat nel senso informale di mangiare in modo compulsivo o smodatamente (cfr. anche il termine medico binge eating, disturbo da alimentazione incontrollata). In questa accezione però il verbo non è transitivo ma segue invece la costruzione bingiare su <cibo>, calco sintattico di binge on <food>.
Esempi d’uso: ho appena rischiato di bingiare su dei dolci non so nemmeno io come abbia fatto a controllarmi; stamattina ho bingiato su 1200 cals di latte e biscotti; ho bingiato a bestia sui biscotti, ora non devo mangiare fino a stasera; ho una cassetta intera di funghi per pranzo mi riempirò di quelli per evitare di bingiare su altro.
Vedi anche: Piacciare, favvare, pinnare, lovvare… per altri esempi di espressioni colloquiali tipiche dei social.
.mau.:
ho visto spesso anche solo l’hashtag #popcorn che mi sembra ancora migliore di “preparare i popcorn”, vista la brevità.
Licia:
Grazie mau., l’hashtag #popcorn non l’avevo ancora notato e direi che è perfetto! E ho visto che viene usata anche l’emoji del barattolo di popcorn. Aggiungo i riferimenti anche al post.
Andrea:
Faccio fatica ad immaginare un napoletano, pugliese, sardo o siciliano dire “bingiare”… ma sarà perché vivo all’estero da qualche anno…
Flavia:
C’è davvero bisogno di creare un neologismo colloquiale per indicare la pratica di imbottirsi/inzepparsi/rimpinzarsi di televisione?
Mi auguro proprio di no, meglio ricorrere a un termine dialettale piuttosto; anch’io – come Andrea – fatico a immaginare un italiano di qualsiasi regione che, colloquialmente, usi ‘bingiare’…
La mia proposta regionale: VEC ‘incoconare-se’.
Licia:
@Andrea, ora però ci devi spiegare perché: bingiare o parola simile ha qualche significato particolare nei dialetti di quelle regioni?
@Flavia, bingiare però non vuol dire passare ore davanti alla televisione, come c’è chi ha sempre fatto, ma ha il significato molto più specifico di guardarsi uno dopo l’altro molti episodi di una stessa serie, scegliendo quando farlo grazie ai servizi on demand, ad es. passare tutta una notte a guardare un’intera stagione di Game of Thrones (per la cronaca, mai visto!) o tutti i film di Star Wars.
VEC?
Flavia:
Ha ragione, Licia, avevo frainteso il significato specifico del termine, tuttavia continuo a pensare che – proprio per la sua specializzazione – la neoformazione ‘bingiare’ abbia poche probabilità di diventare di uso comune.
VEC è la sigla che indica i dialetti veneti a cui mi interesso; scherzavo, naturalmente, nel proporre il mio ‘incoconar-(se)’ ( verbo che indica propriamente l’ingozzar-(si) di cibo), ma non tanto: almeno nella mia regione c’è una ripresa di forme dialettali fra i giovanissimi che io ‘sento’ con favore, anche come forma di arricchimento linguistico espressivo.
A proposito: ‘bingia’ in lingua sarda è la vigna.
Proverbio sardo: chini tenit bingia tenit tingia.
Andrea:
@Licia, oltre all’eventuale significato regionale come ad esempio in Sardegna, penso semplicemente, come Flavia, che sia difficile che un tale termine possa diventare di uso comune in gran parte d’Italia, in particolare al sud. Ma a Milano e dintorni è un’altra storia 🙂
Licia
Grazie Andrea e Flavia. Sono d’accordo con voi che non è probabile che bingiare entri nell’uso comune di tutti i parlanti, sono invece convinta che abbia molte probabilità di successo nell’italiano colloquiale chi usufruisce dei servizi come Netflix (se bingiare non fosse già parecchio diffuso, difficilmente l’avrei notato, visto che non sono per nulla interessata alle discussioni su serie e programmi televisivi 😉 ).